Un morto, 500 case distrutte, centinaia di famiglie rimaste senza un tetto sulla testa. E’ il bilancio, in estrema sintesi, del passaggio della tempesta tropicale Franklin sulla Repubblica Dominicana.
Le autorità locali hanno mantenuto in allerta rossa 25 delle 32 province del Paese.
Le piogge, iniziate martedì, hanno provocato numerosi allagamenti. Secondo un rapporto redatto mercoledì sera dal Centro Operativo di Emergenza (COE), 547 case sono state danneggiate e 351 persone sono state trasferite.
Nella giornata di martedì 22 agosto le autorità della Repubblica Dominicana avevano dichiarato lo stato di allerta rossa in 25 delle 32 province e sospeso “le attività professionali ed educative” per evitare incidenti.
Franklin si trova ormai fuori dal territorio dominicano, ma continuerà a piovere nelle prossime ore, secondo il centro meteorologico del Paese.
Il presidente Luis Abinader ha ordinato il ritorno alla normalità da giovedì 24 agosto: “Le scuole e tutte le attività commerciali e industriali devono essere aperte”.
Giovedì le autorità hanno annunciato di voler valutare l’entità dei danni “non solo a livello delle infrastrutture, ma anche dell’agricoltura”. Studieranno anche quali fondi possono essere stanziati per riparare i danni e venire in aiuto delle vittime.
Riferendosi alle “piogge torrenziali”, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha indicato che i suoi “partner avevano pre-posizionato le scorte e stavano lavorando per identificare le famiglie più vulnerabili”.