Matteo Renzi, ai microfoni di Radio 24, rivendica il fatto di avere abbassato le tasse con la legge di Stabilità del governo. Perché, richiamando una celebre frase dell’ex ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, spiega che “le tasse non sono, come diceva qualcuno, ‘una cosa bellissima’: è necessario ridurle". Quanto alla questione delle coperture alle norme presenti nella legge di stabilità, Renzi ha preso di mira i "benaltristi": "In un momento in cui l’Italia riparte e dovrebbe essere bella tosta, gagliarda, intervengono i benaltristi: per vent’anni hanno detto ‘abbassiamo le tasse’ e poi le alzavano. Adesso che le abbassiamo davvero, dicono che loro le avrebbero abbassate in un altro modo…" .
"L’abolizione delle tasse sulla prima casa è una scelta che può fare solo il Parlamento italiano. E non lo facciamo per l’Europa, ma per dire all’85% degli italiani proprietari di casa, di ritrovare fiducia e spendere i propri soldi". "Lo diceva già Berlusconi? In vita sua ne ha dette tante, alcune giuste alcune sbagliate. Anche gli orologi rotti due volte al giorno segnano l’ora giusta, ma non è che se lo dice lui allora noi non facciamo una misura di buon senso".
"L’Italia è ripartita. Abbiamo uno spazio di crescita molto più forte rispetto a quanto abbiamo fatto fino ad oggi. Il Paese sembra finalmente abbia ritrovato la fiducia, ed è un risultato ottenuto grazie alle riforme". "Il punto chiave è che l’Italia è ripartita. Siamo intervenuti sui costi standard, che sono la vera novità liberale, dopodiché abbiamo cercato di mettere misure che restituiscano la fiducia, anche agli imprenditori che vogliono investire sulla propria azienda, con il superammortamento".
Guardando alle Comunali del 2016: "Sala sindaco di Milano? Il sindaco di Milano lo scelgono i milanesi. E i partiti hanno le loro regole, anche se non tutti. Noi del Pd abbiamo le primarie, altri preferiscono dettare la linea attraverso un blog e nessuno la può discutere…".
Dopo Expo: "Ci e’ stato posto il quesito di cosa fare dopo che l’Expo sara’ finito. In leale collaborazione abbiamo chiesto al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, se avessero voluto un progetto del governo. Noi ci siamo e il ministro Martina sta già lavorando sul tema".
Sull’inchiesta del Fatto Quotidiano circa gli scontrini rimborsati al premier quando era sindaco di Firenze: “Una vicenda totalmente inventata su cui mi tocca rispondere lo stesso. Ma ci sono i fatti e i fatti sono testardi, sia per quello che riguarda me sia per quello che riguarda mio padre".
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