Matteo Renzi si trova in queste ore in Giappone. Il premier italiano, intervenendo all’università delle Arti di Tokyo, ha parlato anche di cultura italiana e del caso che riguarda Pompei, descritto da Renzi come “un luogo straordinario che ha vissuto alcuni ritardi nel restauro ma che oggi si sta presentando in tutta la sua bellezza e la sua magnificenza".
"Due mesi e mezzo fa con un team del governo – ha proseguito – abbiamo scelto di presentare li’ l’Expo e abbiamo detto che li’ si vede il passato e il futuro dell’Italia". Il Paese, ha sottolineato il premier, "sta attraversando un periodo di riforme, da quelle istituzionali a quelle del lavoro, e tra queste c’e’ anche attenzione a un modello di gestione di Pompei che agevoli i contributi dall’estero sia in termini economici e di sponsor ma soprattutto in termini di visite".
Renzi ha quindi ricordato che il numero dei visitatori e’ "fortemente cresciuto negli ultimi tre anni e nell’ultima annualità" e ha ringraziato gli studenti giapponesi "per l’attenzione che dedicate" al piu’ grande sito archeologico del mondo.
Matteo Renzi, arrivato al Kentai, la residenza presidenziale, per l’incontro con il primo ministro Giapponese Shinzo Abe, è stato accolto dal picchetto d’onore e dall’inno di Mameli. Dopo la rituale stretta di mano, è iniziato il bilaterale tra i due capi di governo. Renzi era reduce dall’incontro all’ora di pranzo con l’imperatore Akihito, dove era accompagnato dalla moglie Agnese Renzi, che sarà al fianco del premier anche questa sera alla cena con Abe.
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