Ribelle fino alla fine, e’ riuscito a farsi cacciare dalla sua Lega Flavio Tosi da Verona, il piu’ ‘eretico’ dei leghisti. Venticinque anni di impegno e di passione nel Carroccio, ma anche tante guerre interne: da quella con Bossi all’epoca del ‘cerchio magico’, che gli diede dello "stronzo" ma alla fine dovette cedere sulla lista ‘tosiana’ nelle amministrative, a quella con il giovane segretario Salvini, che voleva imbavagliare lui e la Liga Veneta proprio alla vigilia delle regionali. Una storia di amore politico e di tradimenti quella fra Tosi e la Lega: come i ‘fedelissinmi’ che gli hanno girato le spalle proprio nelle ore cruciali dello scontro con Via Bellerio.
Tosi adesso e’ fuori dalla Lega, ma e’ sempre piu’ dentro la politica. Soprattutto e’ al centro dell’arena in Veneto, dove la ‘scomunica’ lombarda del sindaco e segretario leghista scompagina gli scenari a due mesi dalle elezioni per Palazzo Balbi. Tosi potrebbe scendere in campo come candidato governatore proprio contro Luca Zaia, l’altro (ex) enfant prodige della Lega in regione. Non proprio una guerra ‘fratricida’: i due non si sono mai amati, e la concorrenza tra il veronese e il trevigiano e’ sempre rimasta sotto traccia in tutti questi anni. Fin da quando Zaia stava con Bossi e Tosi con Maroni.
Il punto di partenza e’ sempre la ‘cosa’ tosiana, la Fondazione ‘Ricostruiamo il Paese’ che puo’ fare da polo d’attrazione per i moderati di centrodestra che – nel vuoto lasciato da Forza Italia – si ritroverebbero piu’ in una Lega 2.0 piuttosto che nel Carroccio anti-euro e piu’ marcatamente spostato a destra di Matteo Salvini. La lista ‘Tosi’ alle regionali potrebbe portarsi dietro Ncd, Corrado Passera e i "fittiani" di Forza Italia.
Nei giorni scorsi, annusando il patatrac, un paio di consiglieri regionali ‘tosiani’, Luca Baggio, presidente della Liga Veneta, e Matteo Toscani, avevano anticipato la scissione: abbandonando il gruppo della Lega Nord e costituendo ‘Impegno Veneto’, un nuovo gruppo che potrebbe consentire a Tosi di presentarsi alle elezioni senza raccogliere le firme necessarie. Ma gli effetti dell’uscita del sindaco di Verona potrebbero vedersi anche a Roma, dove 4-5 parlamentari fedeli a Tosi – iniziando da Marta Bisinella, la sua compagna – sarebbero pronti ad ad uscire dai gruppi del Carroccio alla Camera e al Senato.
Tornando al Veneto, c’e’ da capire esattamente quanto sia il peso elettorale della ‘Lega di Tosi’, che finora si era messa alla prova (con successo) solo in tornate amministrative. Resta invece l’amarezza per un ‘amore’ che finisce. E come accade in questi casi, anche in politica, volano gli stracci: "Un Caino che si traveste da Abele, Salvini mente sapendo di mentire" le parole che Tosi ha indirizzato stasera al suo ex-segretario.
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