"Io non sono ottimista, ma realista: e suggerisco ai miei colleghi del Pdl, che premono perché venga giù tutto, di valutare bene ciò che è accaduto a Palazzo Madama. Dove, tecnicamente, si sono determinati due schieramenti. Da una parte: Pd, M5S, Sel e Monti; dall’altra: Pdl, Lega, Udc e un pezzo di Scelta civica… ", "se il governo cade, non si va sicuri al voto: perché a questa strana maggioranza che abbiamo, potrebbe subentrare, sia pure per poco tempo, una maggioranza stranissima…". Lo afferma il ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello in una intervista al Corriere della Sera.
"Dobbiamo prendere atto che il ruolo di Berlusconi resta carismatico, ma che la sua posizione istituzionale è modificata: è un dato di fatto. Quindi, probabilmente, abbiamo necessità di un po’ di tempo per trovare un nuovo assetto".
Quagliariello sostiene che il centrodestra, in caso di elezioni anticipate, si troverebbe senza un leader. E aggiunge: "Penso che il centrodestra, nei prossimi dodici mesi, debba innanzitutto lavorare sodo per il Paese: poi dovremmo affidarci allo strumento delle primarie". E sui rischi prossimi per il governo in caso di decadenza di Berlusconi precisa: "Se il governo sarà in grado di rispondere a tre questioni primarie, riformando le istituzioni, sottraendosi alla spirale ‘più debiti uguale più tasse’ ed evitando che l’innalzamento delle spread vanifichi i sacrifici fin qui sostenuti dagli italiani, io dico che poi, alla fine, i numeri si trovano. E aggiungo di essere certo che una larga parte del partito la pensa come me", "compreso Alfano".
"Il governo non cade su una vicenda grave che riguarda il Parlamento: e non cade poi anche perché non deve vincere il partito trasversale delle elezioni anticipate. Che, in questo momento, possono convenire solo a Grillo e a Renzi, ma non certamente al centrodestra". "Il governo è su un ramo, e questo ramo cercano di segarlo in tanti. Però nel Pdl c’è un buon numero di persone che si sta opponendo a questa operazione. E spero che altrettanto facciano i nostri alleati di governo"; "che nel Pd vi sia anche chi sta lì a cercare di spezzare il ramo, è chiaro a tutti. E naturalmente è evidente che un’altra parte ancora del Pd sta ferma, pensando di poterne approfittare senza sporcarsi le mani. Proprio per questo, noi del Pdl dovremmo chiederci: meglio aiutarli in questo lavoro sporco, o smascherarli?". "Far cadere il governo e concedere a Renzi le elezioni anticipate a febbraio, regalandogli per altro la battaglia delle riforme, compresa quella della Giustizia, di cui è diventato improvvisamente paladino, cedergli il passo proprio sul terreno che è nostro, quello liberale del centrodestra, mi sembra assurdo".
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