Presidenziali Tunisia, ‘terroristi vogliono fermare processo democratico’

Isam al Darduri, presidente dell’Organizzazione tunisina per la Sicurezza, intervistato dalla radio locale "Mosaique Fm", ha spiegato che il terrorismo islamico in Tunisia "minaccia seriamente il nostro Paese, minando il cammino democratico che stiamo seguendo".

Isam al Darduri, alla vigilia del voto delle elezioni presidenziali di domenica in Tunisia, ha spiegato anche che "i terroristi mirano in questi giorni a colpire importanti candidati e personalità politiche protagoniste della campagna elettorale per le presidenziali. L’obiettivo è quello di creare il caos per fermare il processo democratico. Hanno come obiettivo anche le sedi della sicurezza e militari del Paese".

IL VOTO DEI TUNISINI ALL’ESTERO I tunisini residenti all’estero iniziano oggi a votare per le elezioni presidenziali, che in patria si tengono domani. Sono circa 360 mila i tunisini registrati nelle circoscrizioni elettorali all’estero i quali potranno votare per uno dei 27 candidati alla guida dello stato. Gli elettori tunisini all’estero possono votare in 368 seggi sparsi in 45 paesi tra Europa, paese arabi e nelle due Americhe. La Commissione elettorale di Tunisi ha però escluso dal voto i concittadini residenti in aree di crisi come Libia, Siria e Iraq come gia’ avvenuto per le elezioni politiche dello scorso mese per motivi di sicurezza.