Angelino Alfano ieri ha partecipato all’incontro organizzato dai formattatori del PdL, un movimento giovanile – ma non solo – nato su Twitter, in questa politica sempre più telematica e sempre meno reale. Ma dal virtuale #formattiamoilpdl è voluto uscire per un appuntamento importante, al quale ha partecipato un po’ a sorpresa anche il segretario del Popolo della Libertà.
Alfano fra le altre cose ha annunciato che dal mese di giugno sarà in giro per le diverse regioni italiane alla ricerca di giovani preparati e pieni di passione ed entusiasmo, per coinvolgerli in maniera attiva nel partito. Già, Alfano ‘talent scout’ in giro per l’Italia per cercare nuovi volti a cui affidare la nuova immagine del PdL o del partito che sarà. Sulla scia di Maria De Filippi alla ricerca del consenso perduto? Forse in questa politica sempre più televisiva e multimediale è proprio questo che ci vuole: l’importante è che non siano solo belle facce, giovani carini da usare come specchietto per le allodole. Devono avere le carte in regola, alle spalle una certa esperienza di militanza, giovani che abbiano già dato dimostrazione di efficienza. Non catapultati in politica da un giorno all’altro stile Minetti, se no saremmo punto e a capo.
Dopo l’incontro di ieri comunque siamo più fiduciosi. Alfano ha dimostrato di voler sostenere i giovani, ha detto no alle nomine dall’alto, e ha ripetuto che è necessario che il presidente della Repubblica venga eletto direttamente dagli italiani, che non vogliono più che sia "la casta" ad eleggere il capo dello Stato.
I ragazzi di #formattiamoilpdl hanno creato un momento d’incontro col segretario Alfano e questo per loro è certamente un piccolo grande successo: lo è per tutti i giovani che credono nei valori del centrodestra e che però non chiudono gli occhi davanti alle difficoltà e anzi spingono affinchè si possa cambiare tutto ciò che non va.
Con un PdL più vicino al territorio, che abbia il coraggio di mandare in soffitta le solite facce che si vedono nei vari talk show e che ormai hanno stancato tutti, con un Popolo della Libertà che sia riconoscente nei confronti di Silvio Berlusconi ma non sia suo succube, si può ancora vincere, si può ancora crescere nei sondaggi e arrivare carichi alle politiche del 2013. Monti o non Monti, arriveremo a Roma più affidabili del Grillo Parlante.
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