Angelino Alfano nell’ultima puntata di Porta a Porta ha parlato da leader. Il segretario del Popolo della Libertà in quest’ultimo periodo è stato attaccato più volte, anche da parte di alcuni esponenti azzurri, soprattutto da Daniela Santanchè. Eppure, Alfano più passa il tempo e più sta dimostrando che quel famoso "quid" ce l’ha e come. Chiaro nell’esposizione, determinato sugli obiettivi, Alfano ha dimostrato di avere meritato il ruolo di segretario azzurro, ma anche quello di numero due all’interno del governo guidato da Enrico Letta. Come vicepremier, è a capo della delegazione dei ministri pidiellini e rappresenta nell’esecutivo quel partito anti-tasse, anti-spesa pubblica e antigiustizialismo che il popolo liberale ha delegato a rappresentarlo e che continuerà a votare anche se Berlusconi non sarà più eleggibile.
Un partito che vorrebbe fare molto di più per superare la crisi e acciuffare la ripresa dando maggiore peso e libertà di movimento alle piccole e medie imprese, ma che governa col Pd e dunque deve accettare compromessi al ribasso. Certo è che la riforma di Equitalia è targata PdL, così come l’abolizione dell’Imu. Ed è forte l’impegno per evitare l’aumento dell’Iva e poter agire sul cuneo fiscale. Ha dato buona prova di sè, Alfano, nel salotto di Bruno Vespa. Anche di umanità e di quella semplicità che piace alla nostra gente, refrattaria al politichese e all’alterigia di Palazzo (lo abbiamo notato durante il colloquio fra lui e una signora ospitata in studio in rappresentanza della "gente comune").
Fra le altre cose, Alfano ha parlato anche di Sistema Italia nel mondo. "Bisogna razionalizzare", ha sottolineato, perchè molto spesso dare soldi ad associazioni regionali ed enti vari vuol dire disperdere importanti risorse senza riuscire a ottenere risultati concreti, ha spiegato. Su questo punto, condividiamo il pensiero del segretario azzurro. Noi di ItaliaChiamaItalia sappiamo bene quanti siano, anche oltre confine, gli sprechi che si potrebbero e dovrebbero tagliare. Certo, bisogna farlo con intelligenza. "Razionalizzare" non può voler dire tagliare indiscriminatamente, ma anzi ragionando su come e dove diminuire o togliere fondi per poi investirli in altro. Anche con pochi fondi, se bene usati, è possibile ottenere buoni risultati. Evitando di scialare e far mangiare a sbafo tanti circoli e circoletti di italiani nel mondo.
Insomma, Angelino a Porta a Porta ha saputo muoversi da leader, mantenendo peraltro la sua linea di fedeltà assoluta alla causa berlusconiana, cosa che gli fa onore e conferma la nostra fiducia. Non ci piacciono gli ingrati nè i falchi di carriera ansiosi di liberarsi di lui. Chi lo critica pretestuosamente fa il gioco della sinistra.
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