Matteo Renzi, candidato alle primarie del Pd, questa mattina ha incontrato il segretario dem, Guglielmo Epifani. Il sindaco di Firenze e’ stato un’oretta nello studio di Epifani. A quanto si e’ appreso, e’ stato fatto un giro d’orizzonte sia sulla prossima legge di stabilita’ sia sul congresso.
Intervistato dal Tg3, a proposito di immigrazione, Renzi osserva: “La Bossi-Fini non funziona, parla alle paure degli italiani. Io sono per cambiarla, ma non perche’ ci sia un ‘libera tutti’ nell’immigrazione, ma perche’ non si risolve il problema alimentando le paure. La Bossi-Fini non serve, è fallita”.
Parlando del partito, Renzi spiega: “E’ assolutamente normale che un segretario di partito possa fare il parlamentare, il parlamentare europeo e il sindaco". Quindi è pronto a ricandidarsi a sindaco di Firenze, perché “l’importante è che uno faccia bene il suo lavoro".
Da parte dell’ex rottamatore una frecciata al M5S: “Il Movimento Cinque stelle doveva essere liberta’ e partecipazione, e’ un partito in cui decide uno mandando un post. Potevano cambiare l’Italia ma sono come tutti a litigare da mattina a sera".
Sul tema carceri: “Condivido la prudenza del Pd, perche’ non penso che si debba partire dall’amnistia e dall’indulto. Gli attacchi a Napolitano pero’ sono inaccettabili, perche’ ha fatto quel che doveva fare”. Tuttavia ”prima di tutto bisogna riformare la giustizia”.
In conclusione, Matteo Renzi dice di non essere "ne’ preoccupato ne’ lusingato" delle tante firme di parlamentari arrivate a sostegno della sua candidatura a segretario del Pd. "Se sono 10, 100 o 200 – dice il sindaco al Tg3 – non cambia niente, l’importante e’ che ci siano i cittadini".
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