In silenzio, è salito su un aereo per volare in Germania, diretto a un incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Matteo Renzi è fatto così: parla molto e spesso, ma sa anche capire molto bene quando è meglio tacere e non fare rumore. Solo pochissimi, fidatissimi collaboratori del sindaco di Firenze sapevano del suo viaggio a Berlino. Ma cosa ci è andato a fare Renzi dalla Merkel? Il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert, su Twitter ha spiegato che durante l’incontro fra i due politici si è parlato dei temi che riguardano l’impegno europeo nella lotta alla disoccupazione e dell’aumento della competitività. Seibert ha cinguettato: “La cancelliera ha discusso con il signor Renzi cosa l’Europa debba fare per la competitività e la disoccupazione". Davvero Renzi e Merkel avranno parlato solo di questo? O sotto c’è dell’altro? Magari, la voglia di Matteo di candidarsi alla segreteria del Pd e poi a Palazzo Chigi. E dunque, il desiderio di farsi conoscere meglio a livello europeo e internazionale, per avere eventuali sostegni quando arriverà il momento.
Renzi ha incontrato Angela Merkel lo scorso giovedì 11 luglio. La notizia è arrivata a un ristretto gruppo di dirigenti Pd solo fra venerdì sera e sabato. A quel punto anche chi nel Partito Democratico di fronte alle idee del rottamatore per eccellenza storceva il naso, ha capito che Matteo fa sul serio. Anche perché il giovane esponente del Pd – che nei sondaggi vola altissimo, risulta essere il leader politico più amato dagli italiani – non si ferma all’Europa e ha intenzione di guardare anche oltre oceano: e presto potrebbe recarsi negli Stati Uniti per incontri politici. Sarà ricevuto da Obama? Chissà. Quel che è certo è che Matteo Renzi vuole giocarsi le proprie carte fino in fondo.
Dalle parti di Enrico Letta il fatto che Renzi si sia incontrato con la Merkel non è molto piaciuto. Ancor meno piace sapere, a certi alti papaveri del Pd, che presto il sindaco di Firenze volerà anche a Parigi e a Londra. Questo Matteo Renzi dà troppo fastidio, pensa qualcuno, si muove troppo veloce e troppo liberamente, così non va. E poi c’è Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, che commenta in maniera graffiante: “l’ebetino di Firenze in pellegrinaggio dalla Merkel a baciare il sacro anello”. Eppure, Renzi non si ferma, sicuro che il suo momento sta per arrivare.
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