All’assemblea del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani – segretario dimissionario – ha detto che farà la sua parte, all’interno della discussione, durante il congresso. "Mi prendo solo pochissimi minuti, per un saluto, per un ringraziamento, e dopo 4 anni di lavoro fatto insieme, anche per un appello”. Inizia così il suo intervento, Bersani, che continua: “Non posso ne’ voglio parlare dei compiti del Pd in questa fase crucialissima, tocchera’ al nostro segretario. Ne’ fare considerazioni retrospettive, avremo modo di farlo". "Oggi assolutamente se comprendiamo la delicatezza estrema della situazione, dobbiamo mostrare al Paese che guardiamo avanti".
“Resto fermamente convinto che la prospettiva di un partito riformista sia l’unica speranza per il nostro Paese – ha affermato Bersani -, per i valori che vogliamo rappresentare”. E’ necessario “riflettere piu’ a fondo, anche rispetto alle ultime vicende: siamo all’altezza? Dobbiamo esserlo, se vogliamo essere un soggetto politico e non solo uno spazio politico". “In un partito senza padroni e’ piu’ facile smontare che mettere assieme e mettere assieme non puo’ essere responsabilità di uno, deve essere tema di ciascuno”. Proprio questo “è il tema politico, su cui dovremo fare discussioni e predicazioni”.
Bersani ha ringraziato i presenti “per quello di buono che abbiamo fatto. Di quello che non ha funzionato si dia, per carità, a me la colpa”. Del resto, “è la legge della politica: si vince assieme e si perde da soli, bisogna dirlo, anche ai giovani. E io lo sapevo”. Da oggi, “proviamo a ricominciare senza astio, per guardare avanti”. Anche perché oggi “per la prima volta come Pd siamo in una condizione straordinaria, abbiamo una responsabilita’ di governo e dobbiamo saper ricavare da questo difficile equilibrio" dell’esecutivo con il Pdl "qualche segno di cambiamento". "Nelle condizioni date dobbiamo giocare le nostre carte. E mentre le giochiamo dobbiamo correggerci, senza chiuderci ma senza rinunciare a una discussione profonda. Serve un nuovo inizio".
"Le mie dimissioni – conclude Bersani – sono venute da vicende dolorose che hanno cambiato il corso degli eventi. Non sono state un gesto personale, sono state un gesto politico su una questione esistenziale e voglio credere che se ne potrà discutere a fondo nel congresso o sarebbero state inutili".
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