Matteo Renzi e’ arrivato all’assemblea del Pd poco prima delle 12. Ai ragazzi di OccupyPd che sono fuori della Fiera di Roma, il sindaco ha spiegato di non potersi fermare per un confronto. "Non mi posso fermare, ci sono troppi giornalisti, non si riesce a parlare". Ma il leader dei rottamatori ha svolto il suo intervento in assemblea: “Il governo e’ guidato da uno di noi, e’ un governo che ci tocca; ma o lo subiamo o lo sosteniamo con le nostre idee. Se lo subiamo, regaliamo un altro calcio di rigore a Berlusconi”. Per questo il Pd deve sostenere il governo Letta in modo deciso. Renzi invita dunque il partito ad avere un ruolo leale ma attivo nei confronti di un governo che ovviamente non è quello che tutti avrebbero voluto. "Dobbiamo chiarire cosa deve fare il partito e cosa deve fare il governo. E’ chiaro che il governo che abbiamo non è il nostro governo, lo ha detto Enrico Letta. Ma è guidato da uno di noi, un governo a cui siamo ahimè obbligati". Ha aggiunto Renzi: "Non mi interessa sapere quanto dura ancora; mi interessa sapere se lo subiamo o se lo guidiamo. Si tratta di capire se sulle nostre parole d’ordine siamo nelle condizioni di fare uno sforzo innovativo. Non ci impuntiamo sull’Imu, ma dobbiamo fare nostra la battaglia di Cecile sulla cittadinanza a chi è nato qui".
"C’e’ il rischio wrestling nella politica. Sapete come funziona? Ci sono due che sembrano picchiarsi, con una folla eccitata intorno, ma in realta’ e’ tutto finto. Ecco, Pd e Pdl stanno rischiando questo". Per il sindaco di Firenze "il Pd ha senso se riesce a incrociare i sentimenti profondi delle persone, a non aver paura di sfidarli, a scoprire la gioia, l’orgoglio dell’impegno in politica, non per fuggire dalla realta’ ma per affrontarla e vincerla". "A me interessa parlare degli errori che abbiamo fatto, ma mi fa ridere la critica al correntismo qui dentro. Liberiamoci dalla retorica, come se questo partito non fosse attraversato da correnti e chi e’ stato nel partito avesse vissuto su Marte".
Sarà Guglielmo Epifani il reggente del Pd, fino a quando non si arriverà a un congresso. E Matteo Renzi, dal palco dell’assemblea nazionale Pd, gli manda un abbraccio e gli augura buon lavoro. "Ma il traghettatore ci aiuterà se la barca sarà in condizione di reggere".
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