“Dispiace constatare come i tribunali amministrativi continuino a negare l’emergenza nomadi nella Capitale, rendendo difficile ogni azione del Campidoglio volta a ripristinare il decoro, la legalità e la sicurezza per la città e i suoi abitanti, ivi compresi quei pochi rom che rispettano le regole e che si sono inseriti nel contesto sociale. La comunità di Sant’Egidio, invece di adoperarsi a perpetuare situazioni indecenti e al limite della vivibilità per i suoi stessi protetti, dia finalmente uno sfogo costruttivo all’ansia di tolleranza che la pervade, i suoi adepti si iscrivano all’albo della solidarietà, che ancora non conta un associato dopo mesi di appelli, e mettano a disposizione gratuitamente i propri immobili per i nomadi”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, commentando lo stop del Tar allo sgombero del campo di Tor de’ Cenci. “Il Campidoglio faccia subito ricorso, è ora che anche i cittadini romani, e in particolare i residenti del quadrante Spinaceto Tor de Cenci, siano ascoltati. La comunità di Sant’Egidio ha già bloccato nel 2008 l’ordinanza antirovistaggio nei cassonetti perché il sindaco ha voluto ascoltare, ma adesso è necessario che l’attenzione cada sulle istanze di coloro che hanno dato il voto al centro destra perché ha messo al centro del suo programma di governo proprio la risoluzione del problema dei rom attraverso l’attuazione del Piano nomadi. Il programma è il patto stretto con i cittadini, l’accordo politico, morale e concreto che deve orientare l’amministrazione e deve essere rispettato legittimando la nostra azione”, conclude Santori.
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