"Alcuni dei nostri pensano davvero di entrare nelle liste del Pd, trovare uno strapuntino all’ombra di Renzi. Sciocchini, verrebbe da dire. Io e altri non ci stiamo. Sarebbe disonorevole". Lo afferma il senatore Ncd Roberto Formigoni in una intervista a Repubblica: "Io non mi sogno minimamente di tornare con un Berlusconi che si è autoeliminato dalla scena, in un centrodestra ormai a trazione leghista sotto la leadership di Salvini. Ma non possiamo neanche sposare il Pd di Renzi. E allora chiediamo non a caso che la legge elettorale venga modificata con l’introduzione del premio alla coalizione anziché al partito. Questo ci consentirebbe di costruire la nostra casa dei moderati".
E in una intervista al Corriere della Sera aggiunge: "Certamente c’è chi tra noi si interroga sulle future alleanze, ma appena si parla un po’ tutti capiscono che le alleanze riguardano il 2018. Un tempo sideralmente lontano", "da qui al 2018 può cambiare tutto. Nel 2014 Renzi ha preso il 41% ed era convinto di arrivare al 50 in un batter d’occhio, ma non è così. Per cui ritenere ineluttabile che nel 2018 dovremo decidere se stare con Renzi o con Berlusconi è da sciocchini", "noi siamo un partito di centrodestra che collabora temporaneamente con Renzi per fare le riforme. Come ha detto Alfano". E QuagliarielIo? "Non credo che pensi di fare un partito nuovo. Certo, i sondaggi costringono tutti noi a stare sul chi va là".
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