“Non vi diciamo per chi votare, però non fatevi ingannare dagli imbonitori di qualsiasi sorta, capelloni genovesi che facevano i comici in TV o ultra settantenni, bassi con capelli trapiantati, presidenti del Milan. Guardate ai Valori dell’etica sociale che hanno fondamento nei principi irrinunciabili: attenzione, quindi, a chi ha frequentato belle donnine facendole ballare il bunga-bunga…”. La Cei evidenzia che non si tratta di una serie di indicazioni restrittive, bensì di una visione positiva, non limitante, del bene delle persone e della società. Pertanto, non vi diciamo per chi votare, ma i politici vanno ricercati a mente aperta nella buona società dei professori che sono stati nominati primi ministri tecnici ed hanno avuto il coraggio di tartassare gli italiani con l’IMU (ma non alla Chiesa), perché costoro non guardano solo all’immediato, ma hanno uno sguardo nazionale, piazzando nell’apparato statale e bancario Boy scout o elementi di Comunità varie cattoliche. A dirlo è il Direttore Generale della Cei, monsignor Crociata (nomen omen), con l’avallo ovviamente del primo ministro in pectore, plenipotenziario Card. Onorevole, Presidente Bagnasco.
Quindi, senza dare indicazioni su liste o candidati, la “chiesa terrena” invita al "discernimento", concludendo: “Nostro compito è incoraggiare a scegliere il meglio possibile, concretamente", senza indicare nomi, come per esempio: Monti o, male che vada: Casini per tutti!
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