Il Brasile lo ha stregato, l’azzurro lo porta nel cuore, ma la sua grande passione e’ la musica. Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, lo ha dimostrato in questi giorni a Natal: ieri con un concerto a "Casa Azzurri", ma gia’ un paio di giorni prima si era lanciato in un’esibizione improvvisata nell’albergo che ospita gran parte dei giornalisti al seguito della Nazionale.
"Un amore cosi’ grande" e’ l’inno che hanno realizzato e che accompagna gli azzurri ai Mondiali. "Ci avevano chiesto una colonna sonora per questa avventura e noi abbiamo voluto omaggiare l’Italia e la Nazionale con un testo che guardasse alla migliore italianita’, alla nostra tradizione – spiega Sangiorgi -. Non avrebbe avuto senso un inno che ammiccasse alla musica brasiliana, volevamo raccontare cosa e’ e cosa e’ stata l’Italia. Per noi ‘Un amore cosi’ grande’ ha un significato molto forte, abbiamo unito musica e calcio con l’idea di aiutare la ricerca contro la Sla e la sclerosi multipla. Questo fa di quella canzone, a prescindere dai Mondiali, una cosa bellissima".
Del Brasile lo ha colpito la "dignita’ del popolo che avverti per le strade, qui ci sono colori vivacissimi e anche contrasti molto forti, credo che siamo molto vicini a questo Paese". La musica brasiliana non lo lascia indifferente: "amo Caetano Veloso, gli avrebbero dovuto affidare l’inno del Mondiale, ricordo che lo ascoltavano i miei genitori".
A Natal per tifare azzurri, ma a breve, nel pieno della Coppa, partira’ il tour. "Inizieremo il 5 luglio da Cattolica, il 13 saremo all’Arena di Verona. E’ il giorno della finale chi lo sa, magari…Comunque il concerto possiamo farlo prima o dopo la partita. Poi chiuderemo allo stadio Via del Mare di Lecce. La B sfiorata? Peccato, non sono un grande tifoso ma per un discorso di appartenenza mi e’ dispiaciuto".
Con il calcio giocato ha un "rapporto pessimo. Abbiamo una squadra di calcetto, il nostro amico Materazzi ci ha regalato le maglie, ci divertiamo in tour, anche perche’ io faccio ridere, faccio l’attaccante sul palo e aspetto la palla, e’ molto bravo il chitarrista Lele, ma se io becco la giornata faccio numeri incredibili".
Questa Nazionale gli regala "emozioni fortissime, la prima partita e’ stata splendida, l’abbiamo vista a casa mia con Federico Zampaglione, Fabio Volo, un momento di bellissima amicizia, calcio, birra e amici, il Mondiale per me e’ questo".
Gli azzurri hanno convinto con gli inglesi e deluso con il Costarica. "La palla e’ rotonda, capita, credo che anche il caldo abbia influito. Ho molta fiducia in Prandelli e comunque vada sara’ un successo perche’ lo e’ gia’ il Mondiale, il fatto che il mondo si riunisca intorno a una palla e’ di una bellezza infinita, una cosa talmente bella che non puo’ essere legata ai risultati e non ci puo’ essere il dramma collettivo se si perde".
Con il ct e i giocatori c’e’ grande feeling, a Natal, durante l’allenamento aperto al pubblico, Prandelli li ha accolti con un abbraccio. "Il mister e’ una persona stupenda. C’e’ molto affetto tra di noi, ci ha fatto entrare in campo e ci ha ringraziato per il sostegno, ci ha detto che ne hanno bisogno. Non lo diceva a noi, ma all’Italia che su questo si deve svegliare, ultimamente abbiamo un cinismo strano. Avete visto a Natal come e’ stata accolta la Nazionale dai brasiliani, c’era una grandissima allegria, perche’ quella azzurra e’ una squadra bella e perche’ in un Mondiale tutti hanno una bellezza da offrire".
Discussione su questo articolo