E’ tornato a farsi sentire, nel tardo pomeriggio, lo ‘sciopero selvaggio’ dei macchinisti che gia’ ieri aveva penalizzato il servizio sulla nuova linea B1 della metropolitana di Roma. Dopo le 19, si sono registrati i primi ritardi nei treni sulla metro B: 20 minuti di attesa alla stazione di piazza Bologna. Il rischio di rallentamenti era gia’ stato preannunciato dall’Atac, l’azienda del trasporto pubblico capitolino, che aveva segnalato a partire dal pomeriggio 68 turni ‘a straordinario’ scoperti da parte dei macchinisti fino a lunedi’ compreso. E se per gran parte della giornata il servizio sulle due linee e’ stato regolare, il sindaco di Roma Gianni Alemanno gia’ in mattinata aveva promesso il pugno duro contro gli scioperi fuori dalle regole. ‘Lancio un avvertimento molto chiaro – ha detto – se c’e’ qualcuno che, magari utilizzando posizioni delicate nel sistema della metro o degli autobus, vuole mettere in difficolta’ Roma si sbaglia di grosso. Saremo durissimi non devono essere i cittadini a pagare il prezzo di questi atteggiamenti negativi’.
Posizione condivisa anche dall’assessore capitolino alla Mobilita’ Antonello Aurigemma che proprio ieri ha preso carta e penna ed ha inviato una lettera al Prefetto di Roma per chiedere un suo intervento in merito alla questione. Nel frattempo Atac, che ha gia’ avviato un’inchiesta interna per capire se dietro lo stop di 20 minuti di giovedi’ scorso sulla B1 ci fosse la volonta’ o meno di creare disagi, ha messo in guardia gli utenti sul fatto che fino a lunedi’ sulle linee B e B1 il servizio potra’ essere irregolare e con possibili rallentamenti a causa di 68 turni scoperti: i macchinisti si rifiutano di effettuare turni ‘a straordinario’, ovvero prestazioni pagate con maggiorazione che non hanno nulla a che fare con gli straordinari.
‘Non mi risulta che ci siano scioperi’ commenta il segretario generale della Filt Cgil di Roma e Lazio Alessandro Capitani, spiegando che i problemi della metro B1 sono legati piu’ che altro al ‘numero dei treni e dei macchinisti disponibili’ e alle ‘tecnologie non adeguate o comunque non testate abbastanza’. E mentre per il Pd di Roma la colpa dei disservizi sulla nuova metro B1 e’ solo ‘colpa del sindaco che non ha comprato i nuovi treni che invece erano previsti’, per Walter Sforzini, del coordinamento Usb in Atac,’nella creazione dei nuovi turni della B1 il tempo di lavoro per i macchinisti e’ eccessivo’.
Immediata la replica dell’Atac che facendo sapere di aver respinto la proposta dei sindacati per ‘un ‘turno a recupero’ della durata di ben 10 ore e 17 minuti’ ricorda che sulla linea B i turni ‘sono tutti di 6 ore e 10 min’. Ma a fare un bilancio di pregi e difetti della nuova B1 ci hanno pensato i passeggeri: ‘Oggi in sette minuti sono arrivato da Bologna a Conca d’Oro. E’ una svolta!’ ha detto entusiasta una ragazza mentre altri si sono lamentati e non hanno nascosto le loro perplessita’: ‘Ho preso la metro a Conca d’Oro – ha raccontato una signora – e una volta superato Annibaliano siamo stati fermi una decina di minuti. Lascio solo immaginare: treni vecchi, senza aria condizionata e dai finestrini si vedeva solo buio. Alcune persone si sono anche spaventate…’. E alcuni lavoratori spiegano: ‘I treni rallentano e, talvolta, si fermano in prossimita’ dello scambio tra le stazioni Annibaliano e Bologna, perche’ usiamo la massima cautela in quel passaggio. E poi non parliamo del numero dei convogli che non basta. Ma tanto la colpa di tutto questo finisce sempre su di noi…’.
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