Era previsto e puntuale è arrivato su gran parte dell’Italia, in particolare nel centro-nord. Il maltempo ha già cominciato a causare danni, con le sue piogge abbondanti e i suoi forti venti. E’ il fenomeno che gli esperti di meteo hanno denominato “Beatrice”, aria fredda, accompagnata da fenomeni temporaleschi, che ha fatto scendere le temperature di diversi gradi. Lo si attendeva con speranza, perchè il caldo soffocante di queste settimane cominciava ormai ad essere davvero fastidioso. Tuttavia, ‘Beatrice’ è arrivata con tutta la forza della natura e ha portato con sè anche tanti disagi.
VERBANIA, TROMBA D’ARIA E VENTO OLTRE I 10 KM/H – In un’ora su Verbania sono caduti 65.8 millimetri di pioggia, 93.2 in tre ore, il vento e’ arrivato ad un’intensita’ di 30 metri al secondo, 108 km all’ora. Le misurazioni della stazione meteo dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) fotografano l’intensita’ del nubifragio che ieri sera ha flagellato il piu’ importante centro piemontese sul lago Maggiore, causando il ferimento di due turiste e danni ingenti in citta’ e nei paesi vicini. L’altezza dell’acqua nelle strade di Verbania ha raggiunto i 20 centimetri, sono crollati alberi, ci sono stati black-out elettrici. Particolarmente colpito il campeggio dove le due turiste sono state ferite mentre erano a bordo di camper travolti da alberi abbattuti dalla tromba d’aria. Una trentina di persone sono state fatte sfollare. C’e’ stato anche un allarme, poi rientrato, per un presunto disperso nel lago Maggiore. Molte le auto danneggiate da rami, alberi, cartelli divelti e tetti scoperchiati. Un lungo tratto della statale 34 lungolago e’ stato ostruito da rami e alberi sradicati dal vento. Danni anche in altri Comuni del Lago Maggiore e dell’entroterra a cavallo tra le Province del Vco e di Novara. Devastati molti giardini.
La tromba d’aria che ha flagellato la sponda piemontese del lago Maggiore ha devastato i giardini di Villa Taranto, uno scrigno di specie botaniche rare e di alberi secolari noto in tutto il mondo. I giardini sono stati chiusi oggi e lo resteranno per tutto l’anno (la chiusura era prevista, come ogni anno, il 1/o novembre) mentre non ha subito danni lo storico caseggiato, Villa Taranto, che dal 1996 ospita la Prefettura di Verbania.
‘E’ un disastro – dice al telefono una dipendente dell’Ente Giardini Botanici – viene da piangere a guardare la distruzione che in un’ora la tromba d’aria ha seminato. Oltre 250 piante sono state sradicate, le altre, praticamente tutte, sono danneggiate e temiamo che debbano essere abbattute. Forse – sospira – ci vorranno anni prima che Villa Taranto possa essere riaperta al pubblico’. I primi sopralluoghi sono gia’ stati fatti, ma un primo punto verra’ fatto domani dalla direzione dell’ente. A Villa Taranto, creata nel 1931 dal capitano scozzese Neil Mc Eacham, c’erano mille piante e 20 mila varieta’ botaniche, alcune rarissime. Un giardino sapientemente realizzato e curato nei decenni per abbinare la bellezza estetica al valore botanico. Ogni anno lo visitano oltre 150 mila persone, in arrivo da tutti i continenti. Ma i danni ai giardini ed alle alberate non si limitano a Villa Taranto. Anche sul lungolago i segni del mini-ciclone sono evidentissimi ed e’ inagibile anche un pontile di attracco.
NUBIFRAGIO NEL PESARESE, GRANDINE A URBINO Una forte ondata di maltempo si e’ abbattuta stamane su Pesaro e provincia. Pioggia, rami e piante finiti sulla strada e sottopassi allagati anche a Pesaro citta’, mentre nella zona di Urbino e’ caduta un fitta grandinata. Non ci sono problemi di viabilita’ e la pioggia si sta attenuando. La situazione e’ invece invariata nel resto delle Marche, anche il cielo su Ancona si sta rannuvolando.
PIOGGIA SULLE MARCHE, TEMPERATURE GIU’ Come era gia’ previsto, l’ondata di maltempo che stamani ha colpito la provincia di Pesaro si sta spostando verso la parte Sud delle Marche: piove ad Ancona e nel Maceratese, nuvole ad Ascoli Piceno. Al momento non si segnalano particolari danni ma sono ore di superlavoro per i vigili del fuoco, che debbono intervenire per scantinati e sottopassi allagati e per la rimozioni di rami dalle strade. Intanto, ad Ancona il Festival Adriatico Mediterraneo ha deciso di spostare al chiuso gli spettacoli in programma per oggi alla Mole Vanvitelliana.
FRANE E ALLAGAMENTI IN VALTELLINA I violenti temporali della notte, in Valtellina e Valchiavenna, hanno impegnato a fondo per diverse ore i Vigili del fuoco del comando provinciale di Sondrio per allagamenti dei piani terreni di abitazioni e scantinati a Cosio Valtellino e Bormio, frane a Poggiridenti, Villa Di Chiavenna e Valdidentro, caduta alberi a Civo e Cercino e prosciugamento di un sottopassaggio stradale a Novate Mezzola.
Complessivamente sono stati una decina gli interventi di maggior rilievo dovuti al maltempo. Le forti piogge notturne hanno decisamente rinfrescato l’aria nella provincia piu’ a nord della Lombardia, dove oggi e’ tornato a splendere il sole.
VENETO, PIOGGIA FLOP: POCHE GOCCE MA TEMPERATURE GIU’ Qualche pioggerella, il cielo grigio un po’ ovunque e temporali localizzati sulle Dolomiti: e’ l’effetto flop della perturbazione giunta in Veneto, come sul resto del Nord, con effetti assai smorzati rispetto a quanto annunciato da molti centri di calcolo e siti meteo. Per ora l’effetto piu’ rilevante sulla regione e’ stato il calo delle temperature, questo si’ reale e consistente. Stamane sul Veneto si registravano in pianura valori di 23-24 gradi contro i 31-32 rilevati a meta’ mattina nei giorni precedenti. Qualche fenomeno temporalesco e piogge isolate potrebbero verificarsi nel prosieguo della giornata, ma sono esclusi veri e propri break di maltempo rinfrescanti, per i quali anche il Nordest dovra’ probabilmente attendere la settimana prossima. L’abbassamento delle temperature e’ peraltro determinato oggi soprattutto dalla nuvolosita’ che scherma il sole. Le precipitazioni piu’ intense sono state registrate nell’area di Cortina d’Ampezzo, dove le temperature in quota – e’ il caso del Monte Faloria – sono tornate finalmente sotto i 10 gradi centigradi.
COLDIRETTI, BENE PIOGGIA MA E’ ALLARME GRANDINE E FRANE La pioggia e’ importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccita’ ma per essere utile deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo della burrasca ‘Beatrice’, con il maltempo al centro e al nord Italia dopo la piu grave siccita da quasi dieci anni che ha provocato perdite per oltre un miliardo di euro e la richiesta della dichiarazione di stato di calamita nei territori di molte regioni. Se le precipitazioni sono intense i terreni secchi – sottolinea Coldiretti – non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con il pericolo di frane e smottamenti mentre la grandine provoca danni irreparabili alle colture in campo come le uve pronte per la vendemmia.
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