Silvio Berlusconi, attraverso i propri legali, ha depositato al tribunale di Sorveglianza di Milano la richiesta di usufruire dello ‘sconto’ di 45 giorni per buona condotta e terminare in anticipo di scontare la condanna per frode fiscale. Il documento e’ stato presentato questa mattina dall’avvocato Anna Maria Odescalchi, sostituto processuale degli avvocati Franco Coppi e Niccolo’ Ghedini, legali dell’ex premier che, dall’aprile scorso, sta scontando la pena definitiva per il reato di frode fiscale nel processo sulle irregolarita’ nella compravendita dei diritti tv da parte del gruppo Mediaset.
Berlusconi e’ stato condannato a quattro anni, di cui tre coperti da indulto, e sta scontando l’anno residuo prestando servizi socialmente utili con gli anziani malati di Alzheimer presso l’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone. I servizi sociali (quattro ore a settimana tutti i venerdi’) sono iniziati il 23 aprile scorso e se Berlusconi dovesse ricevere lo sconto per buona condotta, previsto dalla legge, potrebbe terminarli nel prossimo mese di febbraio.
VICENDA MEDIASET, LUNGA 14 ANNI L’affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi, disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, e’ l’ultimo atto, in ordine di tempo della vicenda giudiziaria Mediaset, cominciata nel 2001, nella quale l’ex premier e’ stato condannato a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto, e due anni di interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale. Ecco le tappe principali della vicenda:
– 25 GIUGNO 2001: con le perquisizioni della Guardia di Finanza di Milano negli uffici di Mediaset a Cologno Monzese viene resa nota l’esistenza dell’inchiesta. – 19 FEBBRAIO 2005: la Procura notifica agli indagati, 14 in tutto, l’avviso di chiusura indagini. – 26 APRILE 2005: I pm chiedono il rinvio a giudizio per 14 imputati tra cui Berlusconi, Confalonieri, Agrama e Del Bue. – 28 OTTOBRE 2005: comincia udienza preliminare – 7 LUGLIO 2006: il gup manda a processo 12 persone, tra cui Berlusconi, e ne proscioglie due. – 21 NOVEMBRE 2006: Comincia il Processo davanti alla prima sezione penale del Tribunale. – 25 FEBBRAIO 2008: il processo si ferma fino al 21 aprile per le elezioni. – 26 SETTEMBRE 2008: il processo viene sospeso dal Tribunale che ha accolto l’eccezione di leggittimita’ costituzionale del Lodo Alfano sollevata dai pm. – 16 NOVEMBRE 2009: dopo la bocciatura del Lodo Alfano riprende il processo che viene pero’ subito rinviato al 18 gennaio. – 19 APRILE 2010: il processo viene ancora sospeso per una questione di legittimita’ costituzionale della legge sul legittimo impedimento. – 28 FEBBRAIO 2011: dopo la bocciatura parziale della legge sul legittimo impedimento il processo riparte. – 20 APRILE: Governo solleva il conflitto di attribuzione. – 5 OTTOBRE: Consulta dichiara ammissibile il conflitto di attribuzione.
– 18 GIUGNO 2012: La Procura chiede pene comprese tra i 3 anni e i sei anni di carcere per gli imputati. Per Berlusconi una condanna a tre anni e 8 mesi. – 26 OTTOBRE: Il tribunale condanna Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione (di cui tre condonati per l’indulto)e assolve Fedele Confalonieri. Per Berlusconi inoltre cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Condannati anche Frank Agrama a 3 anni, Daniele Lorenzano a 3 anni e 8 mesi, Gabriella Galetto a 1 anno e 2 mesi. Gli altri 6 imputati sono sono stati assolti per prescrizione o con formula piena. – 18 GENNAIO 2013: Davanti alla seconda corte d’Appello di Milano, presidente Alessandra Galli, comincia il processo di secondo grado che viene pero’ fermato due volte dai giudici prima per via della campagna elettorale e poi in attesa della decisione della Cassazione sull’istanza di rimessione (presentata il 15 MARZO) respinta il 6 MAGGIO. In entrambi i casi i giudici non hanno sospeso formalmente il dibattimento ma hanno concesso lunghi rinvii dichiarando pero’ sospensione della prescrizione. – 8 MAGGIO: La Corte d’Appello, accogliendo le richiesta del pg, ha confermato la sentenza di primo grado: rimangono i quattro anni di carcere e i cinque di interdizione per Berlusconi. – 19 GIUGNO: La Consulta ha respinto il conflitto di attribuzione sollevato nel marzo del 2010 dalla Presidenza del Consiglio in relazione a un’ordinanza con cui i giudici del Tribunale non avevano concesso il rinvio di un’udienza per un legittimo impedimento fatto valere da Berlusconi.
– 1 AGOSTO: Nuova conferma della pena principale per Berlusconi da parte della Cassazione che pero’ ha rinviato alla Corte d’Appello il procedimento per rideterminare la pena accessoria tra un massimo di tre anni e un minimo di uno. Il processo si aprira’ il 19 OTTOBRE. Il verdetto si puo’ impugnare. – 11 OTTOBRE: Il Cavaliere, tramite la sua difesa, presenta all’ufficio esecuzione della Procura milanese la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali. L’istanza e’ stata immediatamente trasmessa al Tribunale di Sorveglianza. – 19 OTTOBRE: La Corte d’Appello di Milano determina in due anni l’interdizione ai pubblici uffici per Silvio Berlusconi. La sentenza giunge dopo il rinvio per ricalcolare la pena accessoria, fino ad un massimo di tre anni, deciso dalla Cassazione lo scorso primo agosto.
– 18 MARZO 2014 – La Corte di Cassazione conferma definitivamente la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per due anni nei confronti di Silvio Berlusconi e chiude, dopo 13 anni, la lunga vicenda giudiziaria. – 15 APRILE – Il Tribunale di Sorveglianza di Milano concede a Berlusconi la pena alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena, al netto dell’indulto, condono, di un anno di reclusione. L’ex premier assistera’ gli anziani, un giorno alla settimana, in un centro di Cesano Boscone (Milano) della Fondazione Sacra Famiglia. Dovra’ dimorare in Lombardia, ma per lo svolgimento dell’attivita’ politica potra’ recarsi a Roma dal martedi’ al giovedi’. – 4 GENNAIO 2015 – Scoppia la polemica politica dopo che nello schema di un decreto legislativo approvato dal governo la vigilia di Natale compare una norma "salva-Berlusconi" (non punibilita’ in sede penale per imposte evase non superiori al 3% dell’imponile). Renzi ferma il provvedimento, "lo riesamineremo". – 7 gennaio 2015 – Berlusconi chiede ai magistrati di Milano la liberazione anticipata (45 giorni in meno di affidamento in prova ai servizi sociali). "Ho rispettato prescrizioni, ho riflettuto su condizione anziani".
Discussione su questo articolo