C’è una parte del centrodestra che, dopo la sentenza di condanna a Silvio Berlusconi, continua a tirare Marina, primogenita del Cavaliere, per la giacchetta. Non sono pochi coloro che la vorrebbero in prima linea, magari a guidare quella Forza Italia che dovrebbe nascere dopo l’estate.
Bisignani, “L’Uomo che sussurra ai potenti”, nelle scorse ore ha assicurato: “Si voterà entro la prima settimana di novembre, con Marina Berlusconi nel simbolo e il padre mattatore della campagna elettorale sui temi della giustizia penale, ma soprattutto fiscale”. Per il “faccendiere” la macchina organizzativa del PdL sarebbe già partita, “fra qualche giorno sarà visibile in tutta Italia”. Staremo a vedere.
Oggi Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, in un retroscena raccontale mosse di Silvio e di Marina, ipotizzando già una squadra pronta a sostenere la figlia dell’uomo di Arcore. Eppure…
Eppure Marina continua a dire “no, grazie”. Ai suoi più stretti collaboratori, continua a confermare: il mio posto è nelle aziende. Scrive il Corriere della Sera: “Ai manager del gruppo Fininvest e ai suoi più stretti collaboratori che, preoccupati per i rumor sempre più insistenti, l’hanno chiamata in questi giorni, una Marina Berlusconi particolarmente provata ha confermato di non aver cambiato idea: non è nelle sue intenzioni impegnarsi in politica”. Marina, una delle donne più potenti e influenti al mondo, sa che la politica non è un gioco, anzi: “come nelle aziende, occorrono anni di dura gavetta e di apprendistato prima di poter essere in grado di aspirare a posizioni di vertice”. Non le piace la soluzione “dinastica”, non è così che si entra in politica. E poi di Silvio Berlusconi “ce n’è uno solo, uno soltanto”, sottolinea Marina.
Dunque, quello di vedere Marina Berlusconi guidare il popolo dei moderati sembra più – almeno per ora – un desiderio di qualcuno che non una realtà. Ma in politica, si sa, tutto può cambiare da un momento all’altro. C’è solo da aspettare.
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