Francesco Giro, Senatore di Forza Italia, intervenuto su Radio Cusano Campus, riguardo la sentenza su mafia capitale ha detto: “Questa sentenza di fatto ha azzerato un’intera inchiesta, che era basata su un assunto irrinunciabile, cioè sul fatto che esistesse a Roma un’associazione a delinquere di stampo mafioso -ha affermato Giro-. Il tribunale ha stabilito che la mafia a Roma non è mai esistita, che il 416 bis non è mai esistito. Purtroppo quest’inchiesta ha comportato l’utilizzo di strumenti investigativi eccezionali e molto costosi”.
Errori del procuratore Pignatone? “Pignatone ha fatto due interviste fotocopia a Repubblica e Corriere affermando che a Roma esiste una ‘piccola’ mafia e che lui non si considera responsabile della colossale strumentalizzazione politica che è stata data a mafia capitale. Pignatone è un servitore dello Stato, ha lavorato in regioni dove la mafia esiste veramente. E secondo me avrebbe dovuto dire ai cittadini romani che non si trattava di un’inchiesta sulla mafia. Avrebbe dovuto ammettere l’errore di comunicazione. Per me non esistono pesi piuma, o la mafia c’è oppure non c’è”.
“Nel mondo della stampa e dei media c’è una cultura anti romana a cui ha fatto comodo parlare di mafia capitale -ha aggiunto Giro-, ma ora nessuno ha più il coraggio di chiamarla così. Anche persone che hanno scritto libri e articoli su questo argomento e hanno venduto molte copie. Forza Italia è stata una vittima strumentale di questi processi. Io da piccolo leggevo la Costituzione quindi per i politici coinvolti nell’inchiesta, così come per tutte le persone, vale la presunzione d’innocenza. Dovremo attendere con molta pazienza il terzo grado di giudizio, nel frattempo queste persone sono tutte innocenti”.