“Abbiamo assistito al solito copione da vecchia politica andato in scena con la questione Lusi, prima con il balletto sul voto palese o segreto, poi con il Pdl che ha lasciato l’aula al momento del voto, e infine con la decisione voluta dagli stessi leader della ex Margherita, ora nel Pd e in Api, convinti di rimanere coperti dietro questo agnello sacrificale. Siamo garantisti e lo diciamo ad alta voce, ma tutto deve avere un limite. Le chiacchiere e le riflessioni che hanno preceduto questo atto dovuto lasciano ancora una volta profondamente perplessi sulla dichiarata inadeguatezza di questa classe politica, più attenta ai propri privilegi che non ad amministrare con capacità ed oculatezza la cosa pubblica”. Lo dichiara in una nota il consigliere Pdl di Roma Capitale e promotore del movimento “Salviamo la politica” Fabrizio Santori, a proposito dell’autorizzazione all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita.
“Non lamentiamoci allora se la gente si allontana dalla politica e sceglie di votare un comico per manifestare la propria protesta. Ora tutti i partiti tirino fuori i conti e rendano trasparente l’enorme flusso di denaro pubblico di cui possono disporre. E’ inaccettabile che una congrua squadra, bipartisan, di questa classe politica, continui a guardarsi allo specchio e ad ignorare il Paese e il suo sdegno”, conclude Santori.
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