Ncd non teme di essere marginalizzato dal patto del Nazareno. Piuttosto: delle soglie di sbarramento ne fa una questione di tenuta complessiva del sistema elettorale, anziché una di sopravvivenza. Lo afferma il senatore Gaetano Quagliariello, ex ministro e coordinatore nazionale del partito di Alfano, in una intervista a Il Mattino: "La soglia di sbarramento va abbassata, per esigenze non nostre ma del sistema. Una legge elettorale, per tenere fede ad una logica di giurisprudenza costituzionale, deve ottemperare a due esigenze: deve garantire governabilità e rappresentatività. Ora, tenendo conto che il nuovo sistema si fonda sul monocameralismo, perché nel Senato ci saranno rappresentate soprattutto grandissime formazioni, ecco che è importante tenere d’occhio alcuni equilibri: il premio di maggioranza garantisce la governabilità, ma con soglie troppo alte sarebbe francamente un fuor d’opera, la rappresentanza sarebbe eccessivamente compressa, sembrerebbe un accanimento terapeutico. Badi bene, non è un problema di bottega: è un nodo che riguarda la tenuta dell’intero sistema elettorale".
Secondo Quagliariello "se la riforma non si fa diventa più probabile la prospettiva delle urne anticipate. La riforma è concepita per una sola Camera e implica la necessità di concludere il percorso del Nuovo Senato che verosimilmente potrà essere concluso solo nel 2016. Dunque i due provvedimenti si tengono l’un l’altro. Di conseguenza, andare subito al voto innanzitutto significherebbe una sconfitta per tutti, ma poi avrebbe l’effetto devastante di azzerare tutto il lavoro svolto finora. Gli elettori sarebbero costretti ad andare al voto con il Consultellum. Capirà: con il proporzionale puro e le soglie di sbarramento al 3 per cento il risultato sarebbe inevitabile, si tornerebbe al punto di partenza, cioè ad un governo delle larghe intese".
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