È difficile rispondere a certe domande. Una tra queste è: sarebbe un bene per i Caraibi legalizzare la marijuana? Questo è ciò che alcuni governi regionali si stanno chiedendo dopo che in alcune parti degli Stati Uniti e in altri paesi, l’erba è stata legalizzata per scopi medicinali.
El Caribe Hoy, una rivista on-line, ha pubblicato una recente lettera diretta ai leader dei Caraibi da parte del Dott. Ralph Gonsalves, primo ministro di Saint Vincent e Grenadine in cui ha sottolineato che la questione “ha scatenato un nuovo dibattito nel regione”. Gonsalves ha organizzato un “dibattito ragionato” condotto dall’organizzazione CARICOM e ha avvertito che vi è il rischio che, alla fine, i Caraibi finiscano col consumare prodotti medici e cosmetici derivati da marijuana coltivata legalmente e prodotta negli Stati Uniti.
Le conseguenze di questi sviluppi sono complicate. L’argomento è molto attuale e quindi CARICOM ha istituito un comitato per discutere della depenalizzazione, mentre il governo giamaicano ha approvato proposte di modifica della legislazione nazionale in materia di droghe pericolose, che consentirebbe coltivazione di marijuana per usi medicinali e scopi industriali.
Alcuni esperti ritengono che sia tempo per i Caraibi di superare una lunga discussione. C’è anche la proposta di istituire un’“organizzazione commerciale per affrontare il così chiamato turismo della marijuana nei Caraibi”.
La posizione della Caribbean Tourism Organization, il cui acronimo è CTO, è che bisognerà prendere in considerazione le posizioni delle destinazioni regionali per determinare se si desidera utilizzare la marijuana come strumento di marketing.
Il Segretario Generale della CTO, Hugh Riley, ha chiarito che, mentre i paesi membri dell’organizzazione possono imparare dai progressi nella legalizzazione negli Stati Uniti, bisogna anche essere prudenti. “Non stiamo stabilendo politiche nazionali qui. Stiamo semplicemente fornendo informazioni”, ha detto.
Nel frattempo, Kevin Edmonds ha esposto presso la rivista online del Congresso Statunitense dedicata all’America Latina (NACLA) nel suo articolo intitolato “The Other Side of Paradise”, che “se venisse attuata la depenalizzazione o legalizzazione della marijuana senza sufficienti normative regionali e nazionali, i Caraibi potrebbero finire per rinunciare a una delle più redditizie, anche se illegali, delle esportazioni”. Ma ha anche avvertito: le multinazionali e altri ricchi potrebbero dominare gli scambi una volta protetti dalla legge.
Ha ricordato che gli stati del Colorado e di Washington hanno già fatto passi in avanti per dominare il settore dopo aver approvato la legalizzazione della marijuana per scopi medicinali. “Potrebbero esserci bianchi ricchi ben posizionati a gestire il business dell’erba, mentre molti poveri continuerebbero a stare in prigione per averla venduta mentre era illegale”.
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