"Non so cosa accadra’ al Senato nei prossimi giorni. Ma l’idea che tutta la discussione della nostra direzione si risolva in un ordine del giorno dopo che Sacconi ha fatto la voce grossa non e’ un buon segnale". Cosi’ Gianni Cuperlo oggi a Bologna, nel corso dell’Assemblea di Sinistradem, spiegando che "non lo e’ nel merito, perche’ assegnare una delega senza vincoli su una materia delicata come un cristallo e la norma sui licenziamenti lo e’ non ha precedenti. E non lo e’ perche’ adesso si capisce meglio quale difficolta’ si possa racchiudere nella somma dei ruoli. Segretario del partito, chiamato a rispondere delle scelte collegiali che li’ si compiono. E capo del governo, chiamato a mediare dentro una maggioranza dove ci sono forze e culture diverse".
Per Cuperlo bisogna "cercare una soluzione che non puo’ essere una mediazione al ribasso" e valuta come "un fatto importante che martedi’ prossimo a Palazzo Chigi i sindacati e il governo si parlino. Poi vedremo quale testo arrivera’ in fondo. Perche’ penso anch’io che la disciplina di partito sia un valore. Ma vorrei non scordarmi mai che se non c’e’ il partito senza una disciplina, non puo’ esistere neppure la disciplina senza un partito. E sui principi pensare di comandare anziche’ dirigere e’ un approccio sbagliato". Infine "sarebbe un errore se su una legge delega di questa portata il governo scegliesse la via della fiducia".
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