Gianfranco Sangalli, avvocato e consigliere CGIE Perù, in una nota protesta contro l’approvazione dello ius soli alla Camera dei Deputati e si augura che il Senato possa correggere quella che Sangalli considera una “ingiustizia” e “un errore epocale”.
Sangalli è davvero contrario allo ius soli, anche se temperato, perché in questo modo, spiega, si agevola “l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte degli extracomunitari, che, statistiche ufficiali in mano, sono per la maggior parte di cultura e religione islamica, coi rischi che nell’odierna realtà del mondo questo può comportare per l’Italia e per la sua identità occidentale e cristiana”. Inoltre, sottolinea il membro CGIE, mentre si premiano gli immigrati “si continua a penalizzare gli italiani all’estero, preziosa risorsa per l’Italia, invariabilmente trascurata dall’attuale Governo, in diverso modo”. Rinnovare un passaporto o richiedere la cittadinanza è diventato un percorso ad ostacoli per i nostri emigrati, sottolinea l’avvocato italiano residente in Perù.
Dunque Sangalli “protesta per questo misfatto compiuto ai danni dell’Italia, poichè ne favorisce la denazionalizzazione, e degli italiani all’estero, ancora una volta disprezzati dallo Stato italiano. Ringrazia i 66 deputati che hanno votato contro, in particolare quegli eletti nel Collegio Estero. Biasima i 310 deputati che hanno votato favorevolmente, in particolare quegli eletti all’estero: Farina, Garavini, Fedi, La Marca, Tacconi, Nissoli, Caruso, Bueno, che così facendo hanno dimostrato, insieme ai loro gruppi politici, di non aver veramente a cuore gli italiani all’estero né tantomeno senso della Nazione”.
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