Con la scomparsa di Mirko Tremaglia, il mondo politico italiano perde un uomo che ha vissuto la politica nel senso nobile della parola, nel senso di servizio ad una comunità e non per interessi particolari. Io personalmente ho perso una persona che mi onoravo di considerare amica.
Tutti coloro che fanno politica a quei livelli e con un impegno così forte e profondo, hanno alle spalle storie complesse, storie che non si possono ignorare ma che non possono sminuire, svalutare le evoluzioni, le assunzioni di responsabilità e le scelte di tutta una vita.
Tutti ricordiamo Mirko Tremaglia come il padre della legge per l’esercizio del diritto di voto per gli italiani nel mondo, e in questi giorni resi tristi dalla sua scomparsa, vorrei ribadire a noi tutti che Mirko ha fatto battaglie per gli italiani all’estero per decenni, e in quei decenni nessuno avrebbe mai immaginato che un giorno il suo partito potesse andare al Governo del Paese e portarlo all’importante funzione di Ministro per gli Italiani nel Mondo.
Non è comune nel mondo politico italiano che politici si impegnino totalmente per una causa che non abbia una mira elettorale ma che sia motivata puramente dagli ideali. Pur appartenendo a mondi politici completamente opposti, non ho mai sentito Mirko fare un discorso di parte quando parlava di italiani all’estero, ma ha sempre chiesto a noi tutti di guardare alle comunità italiane nel mondo come una parte vitale del Paese, senza divisioni partitiche ma nel rispetto delle idee di tutti. In quegli anni in ogni partito politico c’erano uomini di tale dimensione, in quegli anni gli italiani all’estero erano considerati davvero una “questione nazionale”: dovremmo riflettere tutti, in primo luogo i parlamentari della circoscrizione Estero, sul comportamento e sull’impegno delle forze politiche in quei decenni a favore dei connazionali all’estero perché purtroppo oggi non è più così, sono troppo presenti gli interessi di parte, di istituzioni, di corporazioni e personali.
Uno degli ultimi incontri che ho avuto con Mirko, è stato in occasione del convegno “Europa in movimento” cui hanno partecipato i rappresentanti dei migranti di tutti i Paesi europei: ho ancora nitido il ricordo della calorosa, significativa accoglienza riservata a Mirko Tremaglia al suo ingresso nell’Aula del Senato. Ricordare una persona per me vuol dire rispettarla, e per rispettare Mirko dovremmo tutti riflettere su come l’Italia di oggi si rapporta con gli italiani nel mondo.
Ciao Mirko!
Claudio Micheloni*
*Sen. Pd eletto nella ripartizione estera Europa
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