Il Consiglio Generale degli italiani all’estero, mantenuto in vita con ostinazione da chi non vuole ammettere che così com’è questo organismo che si occupa di italiani nel mondo non funziona e non serve, sta morendo poco a poco. Nel vero senso della parola. Sono già diversi i membri del Cgie scomparsi, purtroppo, negli ultimi mesi. L’età media dei consiglieri viaggia intorno ai 70 anni, ed è normale che alcuni di loro debbano fare i conti col trascorrere del tempo.
Ieri è toccato a Juan Antonio Garbarino, consigliere del Cgie per il Cile, morto all’età di 80 anni. Nato a Santiago del Cile nel 1932, da sempre impegnato nella ricerca, Garbarino era Laureato in Chimica all’Università Cattolica del Cile e in Dottrine Scientifiche a Losanna. Nella sua lunga carriera universitari, Garbarino è stato docente all’Università Cattolica del Cile, alla Simon Bolivar di Caracas e all’Università Santa Maria di Valparaiso.
Membro della Commissione Cultura del Consiglio generale, Garbarino è stato anche coordinatore della Rete Latinoamericana di Chimica dell’UNESCO. Certamente una persona che ha dato molto all’emigrazione. Un’emigrazione, tuttavia, che oggi non è più quella di 40 anni fa, e che non può essere vista con gli stessi occhi di allora. E poi ci domandiamo come mai è così difficile avvicinare i giovani al mondo degli italiani all’estero…
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