L’Unità di crisi del ministero degli Esteri ha diffuso consigli e avvertenze per i connazionali che si apprestino ad andare o che già si trovino in: Territori Palestinesi Occupati, Stato di Israele, Repubblica del Mozambico, Stato della Libia, Repubblica delle Seychelles, Sultanato dell’Oman.
TERRITORI PALESTINESI Israele farà tra domani e il 1° maggio esercitazioni militari nella parte nord della Valle del Giordano. Le Autorità israeliane vietano l’accesso la suddetta zona per tutto il periodo. Nei Territori Palestinesi Occupati, si annunciano manifestazioni in segno di solidarietà con detenuti palestinesi. Di seguito alcuni punti di probabile aggregazione: – Ramallah: Prigione di Ofer e check point di Qalandia; – Betlemme: Campo Profughi di Aida e check point di Gilo; – Hebron: Da Bab Az Zawiah ai check points di transito verso la zona H2; – Jenin: check point di Jalameh; – Nablus: check point di Huwwara. L’Unità di crisi della Farnesina raccomanda di osservare norme di prudenza nell’area di Gerusalemme, soprattutto nell’uso di mezzi di trasporto pubblico, evitando luoghi di assembramento; non effettuare spostamenti in Cisgiordania che non siano strettamente indispensabili; evitare assolutamente l’ingresso nella Striscia di Gaza, nonché spostamenti nelle aree circostanti fino ad un raggio di almeno 45 km.
Sono obiettivi i rischi che i nostri connazionali si assumono nel caso intendessero recarsi via mare verso la Striscia di Gaza perché Israele lo proibisce. L’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv avverte che non potrà garantire a detti viaggiatori una adeguata assistenza consolare. Per quanti siano già presenti nella Striscia di Gaza, si sottolinea la necessità di mantenere un costante contatto con il Consolato generale d’Italia a Gerusalemme. In particolare, si sconsiglia l’ingresso per qualsiasi ragione nella Striscia attraverso il Valico di Rafah. Israele vieta l’uscita da Gaza attraverso il valico di Erez a quanti siano entrati nella Striscia attraverso Rafah. Si raccomanda cautela negli spostamenti in tutta la Cisgiordania alla luce di possibili scontri tra esercito israeliano e manifestanti palestinesi.
Si raccomanda altresì di segnalare sempre la propria presenza e gli eventuali spostamenti sul territorio al Consolato generale d’Italia a Gerusalemme e di attenersi scrupolosamente ai suggerimenti forniti. I connazionali sono invitati a registrare su www.dovesiamonelmondo.it i dati relativi al proprio viaggio e – una volta in loco – a recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.).
Nonostante la continua assistenza prestata dal Consolato generale d’Italia a Gerusalemme e dall’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, sono frequenti i respingimenti alla frontiera israeliana di connazionali che – secondo le Autorità israeliane – non sarebbero in grado di fornire adeguati chiarimenti circa contatti con controparti palestinesi motivo del viaggio. A tale riguardo si raccomanda di contattare, prima della partenza, le rappresentanze diplomatico-consolari israeliane presenti in Italia per verificare se il programma di viaggio possa creare problemi al momento dell’ingresso in Israele.
MALESIA In vista delle elezioni politiche del 5 maggio in Malaysia sono previste, nei giorni precedenti e successivi, numerose manifestazioni pubbliche. Si raccomanda pertanto a coloro che si recano nel Paese di prestare la massima attenzione evitando luoghi di eventuali manifestazioni ed assembramenti. Adottare particolare attenzione ed evitare, nel limite del possibile, gli assembramenti, specialmente durante i fine settimana e dopo la preghiera del venerdì e tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese. A seguito del considerevole aumento dei casi di scippo ai danni di turisti occidentali, si suggerisce di adottare particolare attenzione ed adeguate misure di cautela, in particolare per la custodia di documenti e oggetti di valore. Si sconsigliano visite nella parte orientale dello Stato di Sabah nel Borneo malese, incluse le isole vicine alla costa orientale adiacenti ai territori filippini, ove si sono registrati sequestri di turisti occidentali. Nelle stesse aree, sono state segnalate infiltrazioni di uomini armati e scontri a fuoco con le locali forze di sicurezza. Se non assolutamente necessario, si raccomanda altresì di evitare l’attraversamento del confine terrestre tra la Malaysia e la Thailandia, in ragione della situazione di grave tensione delle province meridionali thailandesi. Si consiglia ai connazionali di registrare su https://www.dovesiamonelmondo.it i dati relativi al proprio viaggio e – una volta in loco – di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.). Si ricorda che le febbri ‘dengue’ e ‘chikungunya’, entrambe trasmesse attraverso la puntura di zanzare infette, sono endemiche in Malaysia e periodicamente si registrano punte di particolare recrudescenza. Si ricorda, infine, l’opportunità di sottoscrivere, prima della partenza, un’assicurazione che copra eventuali spese sanitarie (anche per il rimpatrio o il trasferimento aereo in un altro Paese).
ISRAELE L’Unità di crisi della Farnesina raccomanda di attenersi nello Stato di Israele alle misure indicate su www.oref.org.il dallo ‘Home Front Command’ israeliano. Nelle zone più sensibili (in prossimità delle frontiere e dei Territori palestinesi), atteggiamenti rudi possono essere adottati dalle forze dell’ordine e dai militari verso turisti e visitatori stranieri. Si consiglia, in questi casi, di mantenere la calma e tramitare successivamente eventuali proteste attraverso l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv o il Consolato generale a Gerusalemme. I controlli di sicurezza in aeroporto – sia in arrivo sia in partenza – possono talvolta durare a lungo ed essere assai approfonditi e molto invasivi. Essi possono includere lunghi interrogatori e concludersi, per motivazioni che non vengono condivise, con respingimenti all’aeroporto di provenienza dei viaggiatori. Si sottolinea al riguardo che le ambasciate straniere in Israele non hanno alcuna capacità di influenzare le procedure di ingresso o respingimento dei cittadini italiani alla frontiera poste in essere dalle Autorità israeliane. Si raccomanda nondimeno, in caso di difficoltà, di informare immediatamente l’Ambasciata d’Italia. Si sottolinea che, nel quadro dei controlli all’arrivo, le Autorità israeliane possono sequestrare apparati elettronici (telefoni, macchine fotografiche e computers).
In talune recenti occasioni le Autorità di sicurezza israeliane hanno richiesto a viaggiatori di rivelare le password di accesso ad account e-mail privati ed a siti di social networking per effettuare verifiche immediate avvalendosi dei laptop degli interessati. In caso di rifiuto, i viaggiatori sono stati respinti.
Si consiglia ai connazionali di registrare su https://www.dovesiamonelmondo.it i dati relativi al viaggio e, una volta in loco, di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.). Ai connazionali che si rechino nello Stato di Israele temporaneamente o vi risiedono stabilmente pur non essendo registrati all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) si suggerisce di segnalare la propria presenza anche all’Ambasciata d’Italia in Tel Aviv consolato.telaviv@esteri.it indicando indirizzo (in loco ed in Italia) e recapiti (inclusi e-mail e numero di cellulare), nonché il periodo di permanenza in Israele, anche ai fini dell’inserimento del piano di emergenza dell’Ambasciata e per ricevere comunicazioni di emergenza via e-mail e/o sms.
Permangono tensioni al confine con il Libano che impongono di muoversi con la massima prudenza nelle aree prossime al confine settentrionale israeliano e di attenersi scrupolosamente alle raccomandazioni sulla sicurezza emanate dalle Autorità israeliane. Si suggerisce di prestare speciale attenzione nel corso di viaggi nel Golan a causa della diffusa presenza di campi minati (segnalati). Le Autorità israeliane non riconoscono il passaporto collettivo italiano come documento valido per l’ingresso in Israele.
MOZAMBICO Nella Repubblica del Mozambico evitare spostamenti nella Provincia di Sofala (distretti di Chibabava e Gorongosa) e di Manica (distretto di Gondola) per gli scontri armati con la Renamo (Resistenza nazionale mozambicana, il maggior partito di opposizione). A Maputo e in altri centri urbani sono in aumento episodi di criminalità tra cui aggressioni a scopo di rapina operati da gruppi armati, anche alle automobili in transito nella zona del lungomare – soprattutto nelle ore serali e notturne – specialmente nei quartieri ‘Coop’ e ‘Polana’ e sulla ‘Avenida Marginal’. Nei giorni scorsi si sono registrati persino assalti armati, con il fine di rubare autovetture, lungo la strada che collega il Mozambico con lo Swaziland, in particolare nei pressi dei posti di frontiera di Goba e Namaacha.
Si raccomanda quindi di adottare cautela durante la permanenza nel Paese e di evitare spostamenti a piedi, soprattutto nelle ore serali e notturne e di non indossare o mostrare oggetti di valore (compresi i telefoni cellulari e le macchine fotografiche) e di prestare particolare attenzione quando si preleva denaro dai distributori automatici (Bancomat). Il Mozambico è nella lista dei Paesi i cui vettori aerei non possono volare nella Ue. Tale misura riguarda essenzialmente i voli operati dalla LAM, Linhas Aéreas de Moçambique, la principale compagnia aerea mozambicana. L’utilizzo di tale vettore è sconsigliato a tutti i cittadini Ue perché le compagnie assicurative potrebbero non riconoscere la loro copertura in caso di incidenti. Si sottolinea comunque che il volo Maputo-Lisbona è escluso da tali misure perché effettuato da compagnie registrate in Europa. Si segnala che, a causa delle pesanti piogge che stanno cadendo in questi giorni, sono previste le piene dei fiumi Limpopo ed Incomati nella parte meridionale del Paese (ma senza interessare la città di Maputo) e dei fiumi Zambezi, Save, Pungue e Buzi, nella zona centrale del Mozambico. Si consiglia ai connazionali di registrare su https://www.dovesiamonelmondo.it i dati relativi al viaggio e, una volta in loco, di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.).
LIBIA Il livello di allerta tra la comunità straniera presente nello Stato della Libia resta particolarmente significativo. L’autobomba esplosa il 23 aprile scorso nei pressi dell’Ambasciata di Francia evidenzia la perdurante complessiva fragilità del quadro di sicurezza nel Paese, all’interno del quale possono trovare spazio azioni di matrice terroristica. All’inizio di aprile, uno stretto collaboratore del primo ministro era stato sequestrato e rilasciato solo dopo diversi giorni. Inoltre, la presenza di una crescente tensione di matrice religiosa è testimoniata dalla grave aggressione subita a marzo a Tripoli da un prete egiziano all’interno della chiesa ove si celebrano abitualmente le funzioni di rito cattolico. Scontri tra milizie hanno anche interessato, all’inizio di marzo, l’area di Zwara, lungo la direttrice stradale che da Tripoli conduce al confine con la Tunisia, con specifica localizzazione nei pressi del sito energetico di Mellitah. Si raccomanda pertanto ai connazionali presenti a qualsiasi titolo nel Paese di adottare opportune cautele. Limitare allo stretto necessario gli spostamenti sul territorio, anche nelle aree urbane, soprattutto dopo il tramonto.
Adottare particolare attenzione ed evitare, nel limite del possibile gli assembramenti, specialmente durante i fine settimana e dopo la preghiera del venerdì e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese. Si ricorda che a seguito dell’attentato del 12 gennaio scorso, è stata disposta la sospensione temporanea dei servizi del Consolato generale a Bengasi. Con specifico riguardo a tale città, alla luce del nuovo scenario di sicurezza e considerata la sospensione dell’attività del Consolato generale, è assolutamente sconsigliata la presenza di connazionali nell’area che non sia motivata da ragioni imperative. In generale, debbono ritenersi assolutamente sconsigliati, se non motivati da stringente necessità professionali e non opportunamente differibili, i trasferimenti e la permanenza nella Libia orientale (Cirenaica), centrale e meridionale. Le visite a carattere professionale in Tripolitania, se motivate da stringenti necessità e non opportunamente rinviabili, possono essere svolte adottando le dovute misure prudenziali. Si raccomanda, in particolare, la puntuale programmazione degli incontri e degli spostamenti sul territorio, che dovranno essere comunicati in anticipo all’Ambasciata e al Consolato generale a Tripoli. Sono più in generale assolutamente sconsigliate le visite di natura turistica.
L’Ambasciata d’Italia a Tripoli può essere contattata a ambasciata.tripoli@esteri.it. I contatti telefonici sono i seguenti: +218.21.3334131/32, +218 21 3331193 (linee fisse), +218.91.3201848 (cellulare di servizio) e +218 213331673 (fax). Su www.constripoli.esteri.it è possibile consultare il Consolato generale d’Italia a Tripoli. Si consiglia ai connazionali di registrare su https://www.dovesiamonelmondo.it i dati relativi al viaggio e, una volta in loco, di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.).
SEYCHELLES Nella Repubblica delle Seychelles la ‘Seychelles maritime safety authority’ ha ritirato i divieti cautelativi di balneazione nelle acque dell’isola di Praslin, dove erano avvenuti attacchi di squali a sub nelle acque prospicienti Anse Lazio beach. Si raccomanda, in ogni caso, di attenersi alle eventuali indicazioni impartite dalle stesse Autorità o dal proprio albergatore e di prestare la massima prudenza durante le immersioni. Si segnala ai naviganti che esiste un elevato rischio di attacchi di pirati nella porzione di Oceano Indiano entro 1.000 miglia marittime dalla costa somala. Episodi di pirateria sono possibili, in particolare, nel Golfo di Aden e nel Mare Arabico. Si segnala che la vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria per i viaggiatori provenienti da Paesi dove tale malattia è endemica: ne sono esentati solamente i passeggeri che transitino – senza lasciare l’aeroporto e per meno di 12 ore – in Kenya ed Etiopia. Si consiglia comunque, anche a coloro che provengano da Paesi africani in cui tale malattia non è endemica, di munirsi di certificato di vaccinazione contro la febbre gialla per non incorrere nel rischio di essere vaccinati in loco o di essere respinti all’Ufficio immigrazione. Si consiglia ai connazionali di registrare su https://www.dovesiamonelmondo.it i dati relativi al viaggio e, una volta in loco, di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.).
OMAN Nel Sultanato dell’Oman il permanere nella regione mediorientale di situazioni di tensione rende consigliabile mantenere un atteggiamento di riservata prudenza. Si raccomanda di adottare particolare attenzione e di evitare, nel limite del possibile, gli assembramenti, specialmente durante i fine settimana e dopo la preghiera del venerdì e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese. I connazionali in visita nel Paese tengano conto dei costumi e della religione locali, evitando comportamenti offensivi (ad esempio: durante il mese del Ramadan è tassativamente vietato consumare cibi e bevande nelle ore diurne nei luoghi pubblici, ivi inclusi parchi, strade, ecc.). Il Codice della strada è particolarmente severo.
L’ammontare minimo della sanzione pecuniaria è di 75 Riali (150 euro circa) e per le violazioni più gravi è previsto anche il fermo per 48 ore. Si invitano, pertanto, i connazionali residenti e i turisti che intendano guidare vetture private o a noleggio sulle strade del Sultanato, al pieno rispetto del Codice stradale. Inoltre, tenuto conto dell’incremento delle attività di pirateria presenti nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano è sconsigliata, soprattutto per le imbarcazioni da diporto, la navigazione oltre le 12 miglia dalle coste omanite. Si consiglia ai connazionali di registrare su https://www.dovesiamonelmondo.it i dati relativi al viaggio e, una volta in loco, di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.). Si ricorda, infine, di sottoscrivere – prima della partenza – una assicurazione che copra eventuali spese sanitarie (anche per il rimpatrio o il trasferimento aereo in un altro Paese).
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