All’indomani della sua visita in Australia, dove ha presentato il MAIE e messo le basi della nuova struttura di coordinamento, l’on. Ricardo Merlo ha fatto un bilancio di questa esperienza, che ha reso noto in un comunicato: “Questa missione del Movimento Associativo in Australia è stata un’esperienza molto importante per il Movimento Associativo. Ovunque ci siamo riuniti per incontrare la collettività italiana, ho riscontrato grande interesse per il MAIE, soprattutto perché è visto qui come un fenomeno politico – sociale – culturale nuovo, diverso dai partiti. Sto constatando che la comunità degli italiani all’estero, pur nelle sue variegate espressioni locali, è ovunque preoccupata dagli stessi problemi, che sono la promozione della lingua e cultura italiana,il potenziamento della rete consolare, la necessità di promuovere le scuole italiane, l’assistenza sanitaria e sociale,la partecipazione e il coinvolgimento delle nuove generazioni e anche il rinnovo degli organi di rappresentanza. In alcuni casi, capita che l’attenzione sia focalizzata su problemi più locali, come il pagamento delle pensioni (a Lyone o a Johannesburg) o su alcuni casi specifici che riguardano la sicurezza, come nel caso dei sequestri in Venezuela e in Sudafrica. Questo fa capire come le contrapposizioni legate agli schieramenti partitici italiani , fuori dai confini nazionali, hanno poco senso agli occhi dei nostri connazionali. Avverto, invece, con chiarezza che si sente il bisogno – in Sud e Nordamerica, Australia, Africa, ed Europa – di ritrovarsi nell’ambito di uno spazio “sociale – culturale” (più che politico) in cui riconoscersi come comunità, con un comune sentire, con una condivisione di valori che a dispetto del tempo, delle distanze e delle diverse esperienze di vita – ci rendono un tutto con la Madre Patria;in una parola: italiani. Per questo, e anche per molto altro ancora, dobbiamo salvaguardare l’associazionismo che è alla base del nostro movimento. E’ qui che si è formata la maggior parte dei nostri amici sostenitori e militanti ed è per questo che il MAIE non può rappresentare gli interessi di una sola parte, ma deve accogliere tutti quelli che si riconoscono nel suo progetto, al di là delle provenienze di partito. Il MAIE sta diventando uno spazio di italianità globale. Credo che il lavoro che stiamo facendo in tutta la Circoscrizione estero, se sarà adeguatamente supportato dagli elettori nel 2013 – e qui faccio un appello a tutte le realtà del volontariato degli italiani all’estero per mobilitarsi ed attivarsi in questo sforzo – porterà in Parlamento un gruppo di rappresentanti che avranno il peso necessario per essere in grado di partecipare più effettivamante ed efficacementemente alle decisioni di governo, soprattutto quelle che riguardano gli italiani all’estero. Nel frattempo, con la sen. Mirella Giai, continueremo a batterci per potenziare il nostro Movimento che siamo convinti sia l’unico strumento politico capace di esprimere e difendere veramente gli interessi degli italiani all’estero".
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