I nostri due marò in India sono stati interrogati nel carcere di Kerala, dove sono rinchiusi, dalla polizia indiana. L’interrogatorio – autorizzato ieri dal giudice istruttore di Kollam che aveva disposto altri 14 giorni di carcerazione giudiziaria per i due militari italiani – è avvenuto nel pomeriggio (nella tarda mattinata italiana) e si è concluso circa un paio d’ore fa.
Nulla e’ trapelato su quanto detto nel corso di questo procedimento, ma secondo osservatori locali la polizia indiana può aver cercato di approfondire cosa esattamente successe il giorno dell’incidente in mare, il 15 febbraio, e quale fu la dinamica della risposta armata dei marò al presunto attacco dei pirati.
Nel frattempo è arrivata l’ennesima fumata nera nel caso dei due militari italiani, che questa volta riguarda la partenza della nave su cui erano imbarcati, la Enrica Lexie. Oggi l’Alta Corte del Kerala ha annullato la decisione del giudice di primo grado che aveva dato il ‘via libera’ alla partenza del cargo, sostenendo che era incompetente e che avrebbe dovuto decidere la magistratura di Kollam.
In India da un paio di giorni è tornato il sottosegretario agli Esteri, De Mistura, che questa mattina, prima dell’interrogatorio, si e’ intrattenuto per due ore con Salvatore Girone e Massimiliano Latorre e ha consegnato loro alcune lettere dei familiari, insieme a oggetti personali che avevano richiesto. Presenti anche alcuni membri della delegazione italiana che sta seguendo il caso.
Intanto in Italia continua la raccolta di firme ad opera della comunita’ sikh residente nel nostro Paese, in favore del rilascio da parte dell’India dei due marò. Iniziata domenica scorsa, in occasione di una loro festività religiosa, l’iniziativa ha già raccolto 4mila firme. La delegazione sikh nel corso dell’incontro con il ministro per l’Integrazione Andrea Riccardi, assicura: “La nostra iniziativa proseguira’ anche nelle prossime settimane”.
Gli indiani presenti regolarmente in Italia sono circa 130.000 e di questi 80.000 professano la religione sikh. Considerando anche gli ‘irregolari’, si stima che gli immigrati dall’India nel nostro Paese siano oltre duecentomila, molto attivi nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e del commercio alimentare.
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