"L’emigrazione italiana in Svizzera nel 18° e 19° secolo" è il tema della conferenza che Ernest Menolfi terrà il 2 febbraio prossimo all’Università di Basilea. Promossa dal locale comitato dell’Asri – Associazione Svizzera per i Rapporti culturali ed economici con l’Italia – la conferenza inizierà alle 18.15 e sarà tenuta in tedesco.
Nato a San Gallo da genitori italiani, discendenti di camuni emigrati in Svizzera attorno al 1880, Menolfi è insegnante al liceo di Basilea e autore di numerose pubblicazioni di carattere economico, sociale e demografico.
Studioso delle migrazioni, nel 1986-1987 ha collaborato con Leo Schelbert, docente a Chicago, per la stesura di uno studio sull’emigrazione svizzera nel Wisconsin. Nel 2003 ha scritto il capitolo della Storia del Canton San Gallo, "il cantone degli italiani", dedicato all’emigrazione italiana nel Cantone.
Nella conferenza del 2 febbraio, Menolfi dimostrerà che la migrazione italiana è cominciata ben prima dello scavo della galleria ferroviaria del San Gottardo nel 1872. Già molto prima ci furono dei legami stretti e fruttuosi tra la Svizzera e l’Italia. Per Menolfi, l’intensa migrazione del ‘900 non era altro che uno sviluppo dei legami tradizionali tra i due paesi.
Nella seconda parte della conferenza, lo studioso parlerà della immigrazione italiana nel XX secolo soprattutto nella regione di Basilea.
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