Emma Bonino, ministro degli Esteri, ai microfoni di ‘Radio anch’io’ su Radio1, riferendo sulla vicenda di Domenico Quirico, l’inviato della Stampa scomparso da quattro mesi, ha espresso un “cauto ottimismo”: "i canali che si erano interrotti, ora si sono riaperti, ci sembrano anche affidabili", ha spiegato. La titolare della Farnesina ha confermato che "l’ultimo gruppo che l’avrebbe in custodia e’ un gruppo che si avvicina alla criminalita’ comune, e’ anche possibile" che ci stato un passaggio di mano ma "in questa situazione l’essere sicuri di qualcosa e’ impossibile". La circostanza di essere tenuto prigioniero da criminali comuni "in generale rende la trattativa piu’ semplice, ma bisogna che questa si apra e finora non si e’ aperta". Tuttavia, ha aggiunto Bonino, "possiamo esprimere un ottimismo cauto, oltre alla determinazione che abbiamo messo in questi lunghissimi quattro mesi".
Sul caso di padre Dall’Oglio, invece “brancoliamo nel buio. Le voci si accavallano e ogni voce va verificata, perche’ potrebbe rivelarsi fumo o peggio ancora un depistaggio".
A proposito dell’allarme terrorismo di questi giorni, e in seguito all’evacuazione del personale Usa dal consolato generale di Lahore, il ministro ha assicurato: “A stanotte non risultavano pericoli particolari per l’ambasciata italiana in Pakistan. Le nostre ambasciate mediorientali sono in continuo contatto tra di loro e con i partner occidentali. Sulla base dello scambio di informazioni d’intelligence, di volta in volta vengono prese misure comuni. A stanotte non risultavano pericoli particolari per l’ambasciata italiana". Bonino ha comunque invitato alla "massima cautela", dal momento che "tutta la zona, compreso lo Yemen, dove pero’ italiani non ce ne sono o ce ne sono pochissimi, e’ in assoluto subbuglio". "Sono tutte misure di precauzione, meglio essere prudenti che impreparati".
Sul tema dell’immigrazione, riuscire a portare avanti un coordinamento europeo "è una priorità di questo governo, è chiaro che si tratta di un fenomeno che non ha soluzioni miracolose, ma necessita di politiche comuni". Commentando il caso dei migranti respinti da Malta e accettati dall’Italia, Bonino mette comunque in chiaro che "non è neanche pensabile lasciare che chi scappa da guerre o siccità sia lasciato a morire in mare, questo livello di violazione dei diritti umani e del diritto del mare, questo livello di disumanità non è accettabile". Sulla necessità di un coordinamento europeo Bonino aggiunge che "non è un discorso facile perchè le cifre ci dicono che, anche se noi siamo molto esposti agli sbarchi, che hanno una grande visibilità, in realtà Svezia, Germania e anche Francia hanno una presenza di rifugiati molto, molto maggiore della nostra". La titolare della Farnesina assicura comunque che "è un dibattito che abbiamo portato in Europa e sul quale c’è l’impegno del governo".
In conclusione, un commento sulla situazione politica del Paese. A proposito delle tensioni emerse in questi giorni a Palazzo, Bonino ha affermato: “Governare in questa situazione e’ una sfida che ha quasi dell’impossibile”, vi sono ”fibrillazioni all’interno dei partiti che non aiutano una programmazione di governo”, e che danno all’estero un’immagine di un esecutivo ”appeso alla volontà di altri”, con i ”partner non incentivati a prendere impegni con noi”.
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