A Melbourne risiede la collettività italiana più numerosa d’Australia: gli iscritti all’AIRE sono 51.000, mentre secondo il censimento effettuato nel 2011 le persone di origine italiana sono 327.000.
Il punto di riferimento per la presenza italiana a Melbourne è il Consolato Generale, che quest’anno ha reso un numero di servizi particolarmente significativo, specie se rapportato agli anni precedenti. Il miglioramento delle condizioni operative e l’aggiornamento delle procedure hanno prodotto risultati rilevanti. A fronte di una riduzione dell’organico, infatti, il numero di atti rilasciati è cresciuto in maniera evidente. Un paio di esempi: nel 2014 sono stati rilasciati oltre cinquecento passaporti in più rispetto ai dodici mesi precedenti (da 2045 a 2571); il numero di pratiche correlate alla cittadinanza nei primi cinque mesi del 2014 equivale a quello di tutte le pratiche analoghe trattate nel 2013. Il risultato si riflette negli incassi per le percezioni, cresciuti in un anno del 66%: da 368.000AUD a 610.000AUD. Si tratta di risultati ancor più significativi se si considera che il numero di pratiche seguite era in costante calo dal 2010.
La chiave per migliorare ulteriormente i servizi all’utenza risiede nell’ideazione di forme nuove di interazione. Per questo, nel 2014 sono stati avviati due progetti in grado di dare risultati già nel medio periodo. Innanzitutto, l’accordo per l’esternalizzazione dei visti con la società privata VFS. La collaborazione è cominciata l’1 dicembre e il primo mese di attività è stato positivo. In secondo luogo, è stata commissionata la creazione di un sito internet su cui gli utenti possano effettuare un’autovalutazione del proprio status civitatis, che potrebbe agevolare le pratiche di ricostruzione della cittadinanza. Questo secondo progetto sarà completato nei primi mesi del 2015.
Oggi il mondo dell’emigrazione italiana a Melbourne vive una fase nuova, poichè la crisi economica nel nostro Paese sta inducendo un numero crescente di giovani connazionali a trasferirsi. Questa recente ondata migratoria comporta nuove sfide anche per il Consolato Generale, chiamato sia a garantire un flusso di informazioni adeguato verso i nuovi arrivati, sia a intervenire in situazioni di difficoltà. Anche per il 2014 è stata confermata la convenzione con l’associazione di neo-arrivati Nomit, che si occupa di fornire informazioni ai giovani e, da dicembre, aggiunge ai suoi servizi anche un desk per l’assistenza psicologica. Il nostro programma di assistenza per i nuovi arrivati ha trovato un riconoscimento importante con l’inclusione nelle “Buone Prassi” che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale porta ad esempio per la rete diplomatico-consolare. Inoltre, è stata promossa la creazione di una rete di associazioni giovanili, che si esprimerà attraverso un sito internet dedicato – realizzato con il contributo del Consolato Generale e dell’I.S.I. Il sito verrà formalmente lanciato a gennaio.
Allo stesso tempo, il Consolato Generale è maggiormente presente nella vita della collettività e proattivo nei settori della promozione commerciale e della lingua e cultura italiane. Il Console Generale Marco Maria Cerbo ha partecipato a numerosi eventi comunitari, rendendo il Consolato Generale un interlocutore costante ed autorevole della comunità. Un simile impegno ha avuto anche un ampio riscontro mediatico, mentre le attività del Consolato Generale sono ora accessibili anche tramite i social media – un profilo Twitter e una pagina Facebook, che in dodici mesi ha superato quelle degli altri Consolati europei con ottocento iscritti.
Per incoraggiare le relazioni economiche, è stato creato uno sportello economico che collabora con la Camera di Commercio e l’ICE di Sydney e sono state messe in cantiere alcune iniziative promozionali, quali la pubblicazione di guide tecniche (una sulla proprietà intellettuale e una sulle modalità per avviare una società nel Victoria), la rivitalizzazione di un accordo fra i Mercati Generali di Milano e quelli di Melbourne e la promozione dell’Expo 2015, che ha contribuito alla decisione del Victoria di partecipare nonostante l’assenza del governo federale australiano. Anche la nomina del nuovo Console Onorario a Hobart, che si è già rivelato un utilissimo supporto per delicati casi di assistenza in Tasmania, potrà rappresentare un fattore positivo.
Sul piano della promozione della lingua e della cultura italiane, invece, un passo avanti fondamentale è rappresentato dalla firma, lo scorso giugno, del nuovo Memorandum a seguito di un negoziato rimasto bloccato per alcuni anni e riattivato all’inizio del 2014. L’accordo consentirà la realizzazione di nuove iniziative curate dal Coasit.
Infine, la rete di contatti costruita potrebbe consentire il lancio di una scuola bilingue a Melbourne, già a partire dalla metà del 2015.
“Sono risultati di tutto rispetto, di cui devo ringraziare i miei collaboratori e tutta la collettività, che ci sostiene ogni occasione e che non ci fa mai mancare il suo caloroso affetto”, ha dichiarato il Console Generale Cerbo. “Questi risultati saranno suggellati dalla bandiera tricolore che a gennaio tornerà a sventolare fuori dai nostri uffici, dopo ben ventidue anni”.
Discussione su questo articolo