Mario Caruso, deputato eletto nella ripartizione estera Europa, ha presentato nelle scorse ore alla Camera il suo nuovo partito, Italia Civile Popolare. Caruso, residente in Germania, cresciuto nel patronato Enas prima di entrare in Parlamento, è alla sua prima legislatura. Eletto con Scelta Civica ed entrato poi nei Popolari per l’Italia, ora Democrazia solidale, all’epoca della scissione del gruppo montiano, ha adesso deciso che è arrivata l’ora di farsi un partito tutto suo.
Il nuovo movimento politico è fondato da un solo deputato: lui, Mario. Il quale spiega che il sogno sarebbe quello di ricreare una nuova Dc."Perchè no? La Democrazia Cristiana è stato il partito che ha portato l’Italia al boom degli anni 60", afferma il parlamentare catanese.
Questa volta il nuovo sommovimento nell’area dei centristi non determinerà scossoni all’interno degli schieramenti parlamentari: Caruso intende infatti restare dentro il Gruppo che raduna gli 11 deputati di Democrazia Solidale più i due di Centro Democratico. "Non vogliamo fare un partito per rifare un gruppo", anzi: "Intendiamo restare fedeli al percorso che ci ha portato a votare la fiducia prima al governo Letta e poi a quello Renzi. La logica – spiega – e’ che e’ sempre meglio stare ‘dentro’ se vogliamo dare risposte alle persone".
Mario Caruso, una vita trascorsa oltre confine: "Sono stato all’estero per 40 anni insieme a persone che da immigrati hanno fatto onore al nostro Paese, dimostrando grandi capacità di sacrificio, lavoro e senso civico anche fuori dalla loro patria. Quando sono tornato ho trovato un Paese diverso".
Caruso racconta tra le altre cose di essersi avvicinato alla politica attraverso Mirko Tremaglia, "persona di grande valore e onestà a prescindere dalla sua ideologia".
TABACCI, ICP SI SCHIERI PER IL SI’ "Quando nasce un nuovo soggetto politico bisogna dargli una prospettiva politica. Nell’augurare all’amico, onorevole Mario Caruso, il meglio per la sua neonata Italia Civile Popolare nell’interesse del Paese, mi permetto di suggerire come primo passo quello di schierare il suo soggetto per il sì al referendum sulla riforma costituzionale". Lo ha detto il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci intervenendo alla presentazione di "Icp" alla Camera.
"La riforma sicuramente non è perfetta ma va approvata perché se inseguissimo la perfezione dovremmo aspettare ancora qualche lustro e questo come Italia non ce lo possiamo permettere. Dopodiché la legislatura entrerà nella sua ultima fase e occorrerà unire le forze di centrosinistra credibili e distinte dal Pd per contribuire a portare la coalizione guidata da Matteo Renzi di nuovo al Governo del Paese, impedendo un successo dei populisti, che rappresenterebbe un disastro", ha concluso Tabacci.
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