Il Pd Svizzera ha riunito nei giorni scorsi i propri dirigenti a Zurigo per discutere di alcuni temi di attualità che investono l’Italia e hanno delle ricadute anche all’estero. Tra questi, elezioni dei rappresentanti del Cgie, le elezioni federali in Svizzera del 18 ottobre, la questione dei migranti.
Dal Pd Svizzera parole di apprezzamento sono state espresse per il lavoro del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nella gestione dell’emergenza dei migranti; il Pd Svizzera chiede invece una "maggiore responsabilità" da parte dell’Unione europea e dei singoli stati comunitari che "dovranno trovare oltre agli strumenti anche il coraggio – si legge in una nota – per risolvere politicamente questo fenomeno, che ha assunto oramai dimensioni bibliche".
Diversa e ricca di spunti è stata invece la discussione sulla rappresentanza in seno al Cgie. "Gli italiani in Svizzera, per tante ragioni – si legge ancora nella nota del Pd Svizzera – hanno bisogno di ricostruire un tessuto associativo forte e democratico, che è stato fautore delle conquiste su cui è stata costruita la storia e la presenza italiana nel secolo scorso".
"All’orizzonte – si legge nel comunicato – ci sono nuovi obiettivi da raggiungere, e tra questi assieme a quella della piena integrazione nella vita socio culturale della Svizzera, è oramai matura la scelta di sostenere i nostri doppi cittadini nelle istituzioni locali. Un Cgie rinnovato può adempiere a questo scopo facendo tesoro del passato e proiettarsi nel futuro con più convinzione. I presupposti per rinnovare il Cgie ci sono tutti, in quanto quattro su cinque consiglieri uscenti non si ricandidano ed il Partito democratico in Svizzera ha in serbo anche proprie candidature da sopporre all’assemblea del 26 settembre prossimo a Berna. Il Partito democratico in Svizzera, come già manifestato di recente dai presidenti dei Comites e dai consiglieri del Cgie uscenti, mette in discussione e protesta in maniera vibrata contro il metodo usato dall’Ambasciata italiana a Berna nella scelta nominativa delle 29 associazioni che comporranno l’assemblea dei grandi elettori", si legge nel comunicato del Pd Svizzera. Un scelta che, commentano dal Pd Svizzera, "rischia di snaturare fortemente la rappresentanza Svizzera nel Cgie".
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