Manifestazioni di protesta ovunque. Gli italiani sono stufi. In città come Roma e Milano ci sono stati anche degli scontri. Nel quartiere romano di Tor Sapienza ci sono state forti tensioni tra cittadini ed immigrati che stanno nel centro d’accoglienza. Anche il premier Matteo Renzi è stato contestato ed il leader della Lega Nord Matteo Salvini è stato aggredito. Evidentemente, gli italiani sono stanchi di questa situazione di immobilismo in cui molti (per esempio) perdono il lavoro.
Purtroppo, si sta avverando una frase detta da un giornalista qualche anno fa, quando c’era il governo presieduto da Mario Monti. Stiamo passando dal governo dei professori agli "stregoni del populismo". Tra gli "stregoni del populismo" vi sono i sindacati e certi movimenti che a noi sono noti. Ora, i sindacati non vogliono che si faccia alcun cambiamento e preferiscono difendere quei pochi privilegiati, molti dei quali sono loro tesserati. Oltre a ciò, si è aperta l’Italia all’immigrazione clandestina e mentre agli immigrati viene pagato persino il telefono ci sono italiani che vivono al limite dell’indigenza. Qui c’è il rischio di una bomba sociale.
Certi gruppi politici, come i sindacati, stanno cavalcando questo malcontento per fare del populismo. Dal canto suo, anche Renzi ha sbagliato. Ha promesso tanto e fatto poco e tanta parte di quel poco che ha fatto è stata negativa. Basti pensare alle tasse sulla casa. La gente se ne sta accorgendo.
La sinistra estrema attacca Salvini (e lo accusa ingiustamente di populismo e di razzismo) poiché sa che sta prendendo consensi anche nell’Italia meridionale, senza tenere conto del fatto che purtroppo ci sia chi inneggia al fascismo più duro, se non al nazismo. Mentre ciò avviene, la politica dibatte al suo interno su cose che potrebbero essere messe in secondo piano. L’Italia sta scoppiando.
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