C’e’ grande attenzione da parte dei servizi segreti italiani sulle violenze scoppiate nei Paesi della primavera araba, dalla Libia all’Egitto, alla Tunisia. Mentre in Francia l’allarme e’ massimo dopo la pubblicazione delle vignette su Maometto, non ci sono segnalazioni di minacce specifiche contro l’Italia. L’attenzione e’ comunque alta e sabato scorso il Viminale ha inviato una circolare a tutti i prefetti e questori invitandoli ad aumentare le attivita’ di controllo sul territorio e la vigilanza sugli obiettivi sensibili di Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania. Alla luce delle tensioni per le vignette, anche sulle sedi diplomatiche e su altri possibili obiettivi francesi in Italia sara’ probabile un rafforzamento della tutela. Sull’ondata di violenze che sta infiammando il Nord Africa ha riferito brevemente oggi al Copasir il sottosegretario con delega all’intelligence Gianni De Gennaro, che ha consegnato anche una relazione di scenario sui diversi Paesi a rischio. Il prefetto ha parlato di situazione molto delicata su cui c’e’ grande attenzione da parte degli organismi di intelligence. Circoli salafiti puntano a condizionare le attuali leadership instabili con il ricorso ad attentati ed azioni anti-occidentali. Monitorata in particolare l’evoluzione della difficile transizione in Libia, Paese storicamente vicino agli interessi italiani.
Dei possibili riflessi sull’Italia delle tensioni che attraversano il mondo islamico si e’ discusso anche giovedi’ scorso al Viminale, nel corso della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. In seguito alle analisi valutate nel vertice, cui hanno partecipato i capi delle forze di polizia e dei servizi segreti, e’ stata diramata la circolare alle questure ed alle prefetture affinche’ intensifichino l’attivita’ di prevenzione generale, di controllo del territorio e le misure di vigilanza e sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti sensibili, con particolare riferimento a quelli statunitensi, britannici e tedeschi, presi di mira dagli estremisti negli ultimi giorni. Massima attenzione deve inoltre esser posta non solo nei controlli alle sedi diplomatiche, ma anche agli interessi socio-economici, religiosi e culturali dei tre Paesi. ‘Sicuramente per la nostra collocazione geografica e la nostra storia – ha commentato Cancellieri – siamo un Paese esposto. Pero’ in questo momento siamo molto sereni e molto vigili’.
Il monitoraggio dei circuiti islamici radicali in Italia e’ stato potenziato, per cogliere l’eventuale sviluppo di progetti ostili sulla scia della recrudescenza di sentimenti anti-occidentali che si stanno diffondendo nei Paesi nordafricani. Massima vigilanza anche sulle ambasciate e sulle altre sedi diplomatiche italiane nei Paesi a rischio. E si segue naturalmente pure la situazione in Siria: controlli accurati vengono svolti sugli immigrati in arrivo da quell’area.
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