Continua a tenere banco la questione che riguarda l’ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Luigi Zanda, in una lettera al Corriere della Sera in edicola oggi, nella quale replica a un articolo del quotidiano di ieri, scrive: “Non ho mai collegato l’ineleggibilita’ di Berlusconi con i suoi ‘pubblici vizi’. Ho sostenuto che l’ineleggibilita’ e’ regolata da una legge che andrebbe osservata. Sui ‘pubblici vizi’ di Berlusconi non ho espresso giudizi in termini di moralita’, ma ho invece segnalato, anche in Parlamento, il pericolo della sua conseguente ricattabilita’ come capo del governo".
Pina Picierno (Pd) intervenendo ad Agorà, su Rai Tre, afferma: “Io voterei l’ineleggibilità di Berlusconi". "C’è una discussione molto accesa nel mio partito. Rispetto la posizione di chi, come il segretario, ritiene che Berlusconi vada battuto politicamente, però credo che la legge, fino a prova contraria, debba essere uguale per tutti. Questo è il sacrosanto principio a cui la politica si deve inchinare. È stato un errore devastante del mio partito non porre questo problema prima".
Insomma, il Pd si rende conto, una volta di più, che battere il Cavaliere sul piano politico è impossibile, e così provano a farlo fuori con una legge del secolo scorso e di cui fino ad oggi non si è mai interessato nessuno. Intanto dal PdL arrivano le prime repliche: "Le esternazioni di alcuni parlamentari del Pd come Zanda con la lettera odierna al Corriere della Sera e Picierno con il suo intervento su Raitre sono solo bassa propaganda politica nel momento in cui c’è un grande fermento misto a confusione dentro al Pd", ha dichiarato l’esponente del Pdl, Enrico Pianetta. "Ricordo ancora a Zanda e Picierno che questo è un tema già trattato nel 1994, nel 1996 e nel 2001 con maggioranze diverse. La decisione della giunta della Camera è sempre stata quella dell’eleggibilità di Berlusconi. Va detto che le dichiarazioni fatte da Violante, Epifani e Renzi sulla questione sono da condividere in pieno perché la fattispecie della norma del 1957 non si può riferire al presidente Berlusconi".
Francesco Nitto Palma (Pdl), presidente della Commissione Giustizia al Senato, intervenendo ad Agora’, su Rai Tre, affrontando il tema dell’ineleggibilita’ di Berlusconi, afferma: “mi sembra un non problema, perche’ e’ stato risolto piu’ volte nel senso dell’eleggibilita’ di Berlusconi. Il problema si ripropone oggi su input del Movimento 5 Stelle, raccolto da un personaggio autorevole come il capogruppo del Pd al Senato. Mi chiedo cosa possa essere quella di Zanda se non una provocazione, considerando che Violante, D’Alema ed Epifani hanno affermato l’esatto contrario”.
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