Guglielmo Epifani, segretario nazionale del Partito Democratico, si trova a Pozzuoli per partecipare ai funerali delle vittime dell’incidente del bus in Irpinia. "Tutto il Paese deve unirsi al dolore delle famiglie", dice Epifani, entrando nel Palazzetto dello Sport che ospitera’ i funerali delle 38 vittime dell’autobus caduto dal viadotto della A16. "E’ una giornata di lutto – aggiunge – una cosa tremenda per tutti". E a chi gli domanda dell’inchiesta, sottolinea: "C’e’ un procuratore molto serio, molto bravo. Lasciamolo lavorare. Sa lui cosa fare".
Al termine dei funerali, “questa e’ una comunita’ molto forte e coesa. Mi ha molto colpito questo sentirsi tutti insieme”, ha affermato Epifani.
Un Palazzetto dello Sport gremito, quello in cui si sono svolti i funerali delle vittime dell’incidente. I parenti seduti a terra, accanto alle bare. La messa officiata da mons. Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli. Presenti il premier Enrico Letta, il ministro De Girolamo, il governatore Stefano Caldoro, il leader del Pd, Guglielmo Epifani, tra gli altri.
Una folla commossa ha voluto dare l’ultimo saluto alle vittime dell’incidente del bus in Irpinia. Sin dalle prime ore del mattino migliaia di persone si sono ritrovate nella sala del Palazzetto dello Sport di Monteruscello a Pozzuoli dove sono stati celebrati i funerali. La cerimonia funebre non ha riguardato l’autista del pullman, la cui salma e’ sotto sequestro per indagini autoptiche.
Durante l’omelia, Monsignor Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli, ha fatto un appello alla solidarietà: "Istituzioni civili e religiose, non lasciamo soli questi nostri fratelli – ha detto – soprattutto quelli che si sono ritrovati senza piu’ sostegni, anche economici". "Di fronte ad una tragedia simile – ha aggiunto – ogni parola detta puo’ suonare banale, fuori posto o solo formale. Verrebbe solo di tacere o gridare il proprio dolore". Poi, ha rivolto un invito ai magistrati, cui "spettera’ fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente per trovarne le cause, ad altri mettere in atto strumenti che non permettano che si verifichino altri incidenti. La prima solidarieta’ e’ il rispetto delle regole".
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