L’Italia custodisce il piu’ grande tesoro di biodiversita’ in Europa ma oltre il 20% rischia di sparire. Sul banco degli imputati ci sono soprattutto il riscaldamento della Terra, l’uso sconsiderato del suolo e l’eccessivo prelievo di risorse. E’ emergenza per esemplari di flora e fauna ma anche per alcuni habitat preziosi per il Pianeta. Cioe’ per noi che lo abitiamo perche’ riguarda l’acqua che beviamo, il cibo, le piante, gli esseri viventi che ci circondano.
Venerdì, come ogni 22 maggio dal 1992, e’ la Giornata mondiale della biodiversita’ istituita dall’Onu e il motto e’ ‘biodiversita’ per uno sviluppo sostenibile’. Una giornata dedicata alle isole e ai loro tesori naturali per mettere in risalto i pericoli, con specie animali e vegetali da cui dipendono 600 milioni di persone, circa un decimo della popolazione mondiale. Barriere coralline minacciate dalla pesca non sostenibile e dal turismo; inquinamento, disastri naturali, riduzione delle zone umide; sovrasfruttamento ittico: sono un grande pericolo per mammiferi marini, tartarughe, uccelli e pesci, oltre che per le economie locali. Il ricco patrimonio dell’Italia rispetto a quello europeo vanta oltre il 30% di specie animali (58mila) e quasi il 50% di quelle vegetali (circa 8.000). Ma di tutta questa ricchezza "oltre il 20% delle specie e’ a rischio estinzione" sottolinea Legambiente.
”Nutrire la popolazione senza danneggiare l’ambiente rappresenta una delle sfide piu’ importanti e complesse che attendono il Pianeta, strettamente connessa con quella del contrasto ai cambiamenti climatici” afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti spiegando che la giornata mondiale della biodiversita’ "assume ancor piu’ significato nell’anno dell’Expo, i cui temi centrali sono il contrasto alla poverta’, la sicurezza alimentare, la nutrizione e lo sviluppo sostenibile: tutti attori fondamentali per la difesa e l’integrazione della biodiversita’ nel mondo”.
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