“La questione dell’abolizione della rata di giugno dell’IMU sulla prima casa appare oramai chiaramente come una ridicola manovra tattica che poco ha a che vedere con le adeguate risposte da fornire ai cittadini, in particolare a chi credeva nel progetto di centrodestra. Fuori l’IMU e dentro la Service Tax, che già secondo il ministro Delrio costerà mediamente agli italiani quanto sarebbe costata la sommatoria di IMU e tariffa sui rifiuti: quindi che abbattimento di pressione fiscale c’è stato per le famiglie? Dove si è liberato reddito per far ripartire la domanda e l’economia nazionale?” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo de La Destra alla Regione Lazio, commentando il decreto legge approvato ieri dal governo Letta.
“Dopo la conferma della presa in giro del ministro Delrio, ecco che arriva Fassina, un altro esponente del governo, che parla di irrimediabile aumento dell’IVA in ottobre, provvedimento che sancirebbe un aggravamento senza precedenti della crisi economica italiana. Quanto avvenuto ieri non soddisfa le tasche di nessun italiano e neanche la loro moralità, visto che i provvedimenti assunti nel decreto sono stati in parte finanziati, nel silenzio generale, attraverso la sanatoria delle multe sulle nuove slot alle società concessionarie di apparecchi da intrattenimento che verseranno ora solo 600mln di euro totali invece dei 2,5 miliardi cui erano state condannate per il mancato collegamento delle macchine alla rete telematica statale. E ancora non conosciamo che cosa intenda fare il Governo sulla seconda rata IMU prevista in dicembre, notoriamente il mese dei consumi. Gli italiani rischiano di uscire da questa storia cornuti e mazziati” conclude Santori.
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