Gli italiani all’estero sono stati ancora una volta traditi, gabbati, penalizzati e danneggiati dall’immobilismo, dall’opportunismo, dall’incoerenza e dalla complicità dei loro rappresentanti e da un governo che ha smentito se stesso, non riconoscendo solo agli italiani nel mondo non pensionati l’esenzione IMU prima casa.
La mancanza di una volontà effettiva, trasparente e concreta proprio da parte dei loro eletti presso il Parlamento italiano, condanna gli italiani all’estero a pagare anche per il 2016 l’IMU come seconda casa sull’immobile di loro proprietà in Italia.
Una effettiva volontà di superamento della situazione attuale avrebbe richiesto ed imposto l’assunzione di azioni mirate e di concerto in sede governativa, sfruttando l’opportunità offerta dalla legge di stabilità. Purtroppo così non e’ stato. Soprattutto per responsabilità specifica degli eletti all’estero della maggioranza di governo che, non mantenendo fede alle loro promesse, hanno ritenuto di evitare di rappresentare al governo le giuste rivendicazioni dei loro elettori, censurandole e rendendo di fatto la maggior parte degli italiani all’estero privi del loro diritto di rappresentanza, che i loro eletti esercitano in modo del tutto discrezionale, secondo convenienza di parte.
Una correttezza formale e sostanziale nel rapporto tra i cittadini ed i loro eletti vorrebbe che i loro rappresentanti si assumessero pubblicamente le loro responsabilità; responsabilità che, nel caso specifico, derivano dal grave danno procurato agli italiani all’estero, determinato dal perpetuarsi di misure penalizzanti relativamente agli oneri fiscali e alle tariffe sui servizi sulle loro abitazioni in Italia. Agli italiani all’estero non resta che manifestare tutto il loro sdegno e la loro rabbia nei confronti dei propri rappresentanti, rei di un atteggiamento lesivo della loro dignità di cittadini italiani a pieno titolo.
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