Sono centinaia e centinaia gli immigrati che ogni giorno sbarcano sulle coste italiane. Il nostro Paese non ce la fa più, non possiamo accoglierli tutti. E mentre la politica litiga e gioca allo scaricabarile, i sindacati dei prefetti Sinpref e Ap, riuniti oggi in assemblea al Viminale, per parlare della riforma delle carriere e della gestione dei flussi migratori, lanciano l’allarme: "Il sistema di accoglienza sta collassando e siamo lasciati soli a gestire l’emergenza". Il problema, spiega Antonio Corona, presidente di Ap (Associazione Prefettizi), è “che i comuni rifiutano di farsi carico dei migranti: finora solo 800 hanno accettato". La situazione diventa ancor più allarmante se si guarda ai prossimi mesi: "Secondo le previsioni, si parla di numeri che vanno da 170mila a 200mila sbarchi nel 2015, cifre ingestibili senza una soluzione a livello centrale".
Italia al collasso, dunque. Roma sta già scoppiando. Ignazio Marino, sindaco della Capitale, sottolinea: “noi abbiamo oltre 7.500 migranti nella città di Roma su 66mila presenti in Italia. Io ritengo ci sia una sproporzione tra l’accoglienza che Roma sta offrendo e quella di altri territori del nostro Paese”.
Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, è convinto che l’immigrazione sia “una risorsa vitale e strategica per il futuro”. Ma non tutti sono d’accordo con lui. In Italia non c’è lavoro per gli stessi italiani, la situazione di crisi continua e il nostro Paese non è in grado si sopportare l’arrivo di centinaia di migliaia di persone da sfamare.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sull’emergenza immigrazione, spiega che gli effetti del consiglio europeo straorinario "si vedranno nelle prossime settimane. Io sono fiducioso". E aggiunge: "Il nostro Paese e’ orgoglioso di quello che sta facendo”. Ma sono tanti gli italiani che non la pensano allo stesso modo, stanchi di una invasione che continua a crescere e che sembra nessuno sia in grado di fermare.
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