Il Prof. Paolo Becchi, filosofo ex ideologo del M5S, riguardo i contrasti Lega-M5S sul tema immigrazione, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Vorrei che non si arrivasse ad un conflitto tra i partner di governo –ha affermato Becchi-. Capisco che tutti non aspettino altro che si creino contrasti e lacerazioni, perché questo governo ha il sostegno del popolo e non dei grandi mezzi di comunicazione e delle elite. Salvini ha un obiettivo molto preciso: contrastare l’immigrazione clandestina. Su questo è chiaro il programma condiviso con cui sono andati al governo, devono soltanto coordinarsi. Dato che sono alla prima esperienza governativa, devono informarsi bene su quelli che sono i poteri dei reciproci ministeri. Il dato di fatto è che Salvini ha cominciato una politica molto attiva per cercare di bloccare l’immigrazione clandestina, deve andare avanti su questa linea, magari senza eccedere e senza mettere mai in discussione l’unità del governo. A questo governo gli italiani credono tanto, quindi bisogna evitare a tutti i costi che si creino lacerazioni interne. La mia preoccupazione è che si soffi sul fuoco di queste contraddizioni. Bisognerebbe abbassare i toni perché su questi toni insistono i grandi giornali e le élite per cercare di far emergere contraddizioni laceranti. Oggi basta soltanto un tweet per allarmare, il tweet viene ripreso, ci sono giornali che vivono di queste cose per seminare zizzania. Ci possono essere linee diverse, ma si confrontino tra loro senza rilasciare dichiarazioni a destra e a manca”.
Sulle magliette rosse e le iniziative pro-accoglienza. “Sono cazzate, delle emerite stronzate. Non hanno alcun senso queste manifestazioni, non si tratta di essere buoni contro cattivi. Oggi chi parla di umanità bara. Ci sono modi e modi per essere caritatevoli, questo è il modo sbagliato. Questi sono samaritani cattivi, perché non ha alcun senso pensare di dare una vita dignitosa a dei poveri disgraziati africani quando noi in Italia abbiamo 5 milioni di persone sotto la soglia di povertà. L’unica cosa che possiamo fare è evitare che sbarchino”.
Su Saviano. “L’ho definito il nuovo Soros. E’ lui l’uomo giusto per rilanciare questa sinistra, dato che ha un attico a New York, pontifica su tutte le televisioni… Cosa vuoi di più? Una persona del genere è chiaro che può rilanciare la sinistra. Di certo non la può rilanciare Martina. L’avete visto? Non ce lo vedo proprio come leader. Il renzismo è stato la malattia senile del berlusconismo, per fortuna che il malato è morto abbastanza rapidamente”.
M5S influenzato da chi li accusa di aver abbandonato la propria anima di sinistra? “Io nel 2013-2014 sono stato nel Movimento perché ero molto legato a Gian Roberto Casaleggio e la nostra idea era che non esistessero più destra e sinistra. Lui odiava le correnti. Una volta mi disse: tutto tranne le correnti, se qualcuno vuole farsi la sua corrente di sinistra nel M5S segnerà la morte del M5S. Nel Movimento che ho conosciuto io non c’erano correnti né di destra né di sinistra”.