Ogni anno moltissimi cani rimangono senza padrone. In prossimità delle ferie estive vengono abbandonati vicino a campagne isolate o vicino ad un marciapiede, che farà loro da alloggio, e chissà per quanto tempo, non curandosi degli eventuali spiacevoli avvenimenti che potrebbero colpirli. Nel momento in cui un uomo si prende cura del proprio cane, dovrebbe comprendere che quest’ultimo diverrà “un membro della famiglia”, e, come tale, dovrebbe essere curato ed amato.
Un cane ha capacità straordinarie: riesce spesso a migliorare la vita dell’uomo, in balia della solitudine o di altre condizioni che potrebbero impedirgli di vivere una vita normale. Un cane non è solo “l’amico a quattro zampe” a cui tirare l’osso, bensì è un supporto di vita essenziale. Ci sono cani che, dopo la dipartita dei loro padroni, “muoiono di nostalgia”, accasciandosi ed avvicinandosi ai luoghi un tempo vissuti da quest’ultimi, per respirarne l’essenza e lenire il dolore.
Ultimamente nel web è stato postato un video che ha suscitato moltissima commozione: un cane che singhiozza sulla tomba del proprio padrone, attendendo forse il suo ritorno. Lui non ti abbandonerebbe mai, anzi, nemmeno il naturale corso della vita lo condurrebbe a tagliare quel cordone ombelicale che ha creato quella “simbiosi eterna”, come se mente e corpo fossero fusi in un’unica conduttura: quella della vita.
Malgrado tutto, esistono ed esisteranno sempre quelli che vogliono “sbarazzarsi dell’ostacolo”, perchè arriva la stagione del divertimento. Se abbandonerai il tuo cane, sarai un uomo che si priverà dell’abito che ti rende tale: la dignità! Occorrerebbe fermarsi e riflettere: “un cane spesso è un animale a quattro zampe con un grande cuore, mentre spesso l’uomo è l’ostacolo da scansare”.
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