Signor Presidente Mattarella, mi scuso per il disturbo, ma la notizia riportata dal quotidiano il Giornale, oggi 13/1, nell’articolo "la corsa di Vincenza Sicari verso al salvezza dal male" è sconcertante e, se vera, non solo fa vergognare di essere italiani, ma addirittura di appartenere al genere umano.
La Sicari, nota atleta, da circa tre anni è affetta da una malattia che ad oggi non è stata possibile diagnosticare con esattezza e, pertanto, curare. In particolare, parlando del suo peregrinare presso gli ospedali, afferma: "Invece al Policlinico Gemelli mi sono sentita rispondere che io per la sanità sono un costo troppo elevato, che non si può ricominciare a riesaminare il mio caso dall’inizio".
Un fatto del genere sarebbe intollerabile, persino nelle più sperdute tribù amazzoniche, ma purtroppo accade in un paese addirittura membro del G8, dove lo sperpero di denaro è all’ordine del giorno, dove politici ed amministratori percepiscono laute prebende; accade in un paese ove ogni istituzione si dovrebbe vergognare per lo spreco di denaro e ove le auto blu e quelle prese a noleggio sono una spesa sempre troppo alta; succede in un paese ove gli enti innumerevoli inutili servono solo per pagare lo stipendio ai trombati.
Mi auguro che la frase sia stata travisata, se invece corrisponde al vero la vergogna salirà alle stelle al solo pensiero che la struttura sanitaria in questione non sia stata rigirata come una calza e messi in custodia cautelare i responsabili. La vergogna aumenta a dismisura pensando che le Istituzioni, dalla Regione in su, fino all’alto colle romano, passando per il ministro competente ed il capo del governo, non abbiano fatto nulla ed il silenzio sulla questione purtroppo lo conferma. Che vergogna, nella Patria del Diritto, nella culla della civiltà sembra che predominino solo il cinismo, il menefreghismo, gli interessi personali e di bottega, oltre alla onnipresente e deplorevole corsa alla poltrona.
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