"Mentre le liberalizzazioni di Monti provocano rivolte di varia provenienza e intensità, ci accorgiamo che la pressione sullo spread tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi si sta lentamente abbassando. Il segnale positivo merita una riflessione su quanto convenga ai media non enfatizzare i problemi italiani in un momento così delicato". Sono parole di Massimo Romagnoli, PdL, Presidente del Movimento delle Libertà, che prosegue: "Chi viaggia in Europa e si muove in mezzo alla gente, la vede dappertutto la crisi; li sente i commenti coloriti, se non rabbiosi, nei caffè o nei negozi; ma si accorge anche al tempo stesso di quanto il cittadino europeo sia consapevole della svolta comune necessaria al cambiamento; di quanto sia sensibile alla difesa dell’unione monetaria e non solo; di come abbia le idee chiare, più chiare degli stessi politici, sulla soluzione della crisi di sistema che è esplosa".
"E’ per questo – aggiunge l’esponente PdL – che ci dispiace cogliere sui media italiani accenti sempre critici riguardo i provvedimenti e il destino temporale dell’attuale governo. Noi siamo convinti che il passo indietro di Berlusconi sia stato dettato proprio dal senso di responsabilità di un uomo che ha anteposto il bene del Paese agli interessi di partito, e siamo certi che le prossime elezioni premieranno questa scelta".
"Condividiamo l’invito di Silvio Berlusconi a lasciare lavorare questi professori che sono stati chiamati al governo perchè liberi dall’ansia del consenso, e che sotto la spinta demagogica rischiano di sottomettersi alle molte caste. Dobbiamo presentarci all’Europa con le giuste referenze – conclude Romagnoli -, se vogliamo esigere dall’Europa il giusto rispetto".
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