A margine della presentazione di un libro a Montecitorio, Gianfranco Fini ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti. Commentando la giornata alla Camera, dove il governo è stato battuto 5 volte, il leader di Futuro e Libertà afferma: "Quando il Governo va sotto cinque volte di seguito, qualche campanello d’allarme dovrebbe squillare. Evidentemente la maggioranza e’ numericamente molto fragile in termini politici".
Il presidente della Camera condivide l’appello che le opposizioni anche oggi hanno rivolto alla maggioranza affinchè "persone di buona volontà" convincano il premier Silvio Berlusconi a fare un passo indietro. Si cercano persone che facciano capire al premier che è meglio lasciare Palazzo Chigi? Una "ricerca lodevole, che condivido in pieno", ha detto Fini.
La terza carica dello Stato parla anche di economia: "Il declassamento dell’Italia da parte di S&P è la riprova che la nostra situazione economica e’ da allarme rosso" e che "il governo non e’ la soluzione, ma parte del problema". "Era qualche giorno che se ne parlava – ricorda Fini -, non e’ stato un fulmine a ciel sereno. La cosa paradossale è che nella maggioranza continuino le polemiche contro i media e le agenzie di rating…".
Daniele Capezzone, portavoce del PdL, replica alle parole di Fini per ciò che riguarda l’invito al premier a lasciare il suo posto: il presidente della Camera, dice Capezzone, "sta ormai diventando un cantore, un ispirato poeta del ‘passo indietro’. Peccato che il ‘passo indietro’ in questione, secondo lui, debba sempre farlo qualcun altro… Diciamo che Fini e’ sempre favorevole alle dimissioni, purchè siano dimissioni altrui".
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