Sommerso dai processi, veri o fasulli. Massacrato dalla grande stampa italiana. Distrutta la sua credibilità dai pettegolezzi che lui stesso ha provocato. Indebolito dalla fronda interna del suo partito pieno di vecchi “caporioni” democristiani. Sistematicamente bombardato da un’opposizione divisa nel suo interno e priva di credibilità politica costretta soltanto a calunniarlo. Logorato dallo scetticismo dei “poteri forti” preoccupati di conservare i loro privilegi. Dileggiato dalla stampa inglese, francese e tedesca. Questa e’ la situazione in cui si trova Silvio Berlusconi. E cosi’ gli “zombi” della politica italiana si sentono autorizzati a chiedergli un passo indietro, ma non si capisce chi potrebbe fare un passo avanti: con quali uomini e con quali idee.
La cosa stupefacente e’ che, in questo momento storico, Berlusconi, nonostante i suoi difetti e limitazioni, e’ l’unico che possa garantire la sopravvivenza dell’Italia. Qualora dovesse mollare, o essere costretto a farlo, il destino dell’Italia sarebbe oscuro e denso di pericoli. Non si vede all’orizzonte una figura credibile che abbia un progetto, un programma, una proposta fattibile. Anche gli “esperti”, o presunti tali, non sanno esattamente cosa si debba fare, sanno soltanto dichiarare che “la situazione è gravissima, molto più grave di quanto sembri…”.
La realtà e’ che l’economia non e’ un scienza esatta, e non c’e’ esperto che sia in grado di capire come si possa uscire da questo immenso disastro globale. Nessuno sa quale medicina usare. Come può convincere Vendola, fumoso ed inconcludente, con un record negativo come governatore della Puglia, dissestata finanziariamente, e corrotta da scandali e pesanti storie di malasanità che lo hanno toccato da vicino. Vendola non convince nemmeno quelli che dovrebbero allearsi con lui, con i quali non riesce a condividere niente nonostante riunioni, incontri e dichiarazioni tanto rumorose quanto prive di sostanza. Bersani e’ ormai un personaggio “patetico”, un “cadavere politico” che cammina, travolto dai mille scandali degli enti amministrati dal Pd. Di Pietro vuoto demagogo, pensa che la politica sia una cosa a gestione familiare. Anche lui e’ travolto (ma sulla stampa “libera” non si legge molto) da faide interne, querele e liti di bottega. Sulle sue vicende con la magistratura, ovviamente non si sa nulla. Si adotta un sistema diverso per lui. Di Pietro aggredisce il PD, aggredisce Vendola, aggredisce Casini, aggredisce tutti cercando uno spazio politico che si riduce ogni giorno. La sua volgarità e la gretta furbizia diventano sempre più evidenti anche ai suoi elettori. Casini pontifica, sancisce, stabilisce e ordina, ma non dice altro che banalità. Fini ha distrutto la sua credibilità da tempo ed anche lui porta a spasso il suo “cadavere politico”. Ormai e’ mal sopportato sia a destra che a sinistra e la percentuale del suo seguito e’ irrisoria ed e’ questa la prova del suo fallimento.
Questi “zombi” non saranno mai in grado di formare un governo con un programma unitario. Associati per scalzare Berlusconi, non saranno mai in grado di governare impossibilitati dai loro insanabili conflitti. Gli italiani non sono scemi e sanno tutto questo. Questa e’ l’incredibile situazione politica italiana. Ed e’ per questo che Berlusconi, nonostante tutto, rappresenta l’unica soluzione in questo momento critico. E questo e’ noto a Bersani, Bindi, D’Alema, Franceschini, Vendola, Di Pietro, Fini, Casini, Rutelli, Scajola, Pisanu, Tremonti, Bossi ecc. Tutti sanno che non solo il centrodestra crollerebbe con l’uscita di Berlusconi, ma tutta la politica italiana. E ci si chiede, dove sono i giovani? Dov’è la prossima generazione che dovrà subentrare nell’impegno politico per la gestione del Paese? Per i piu’ intelligenti e volenterosi questo e’ il momento storico che offre grandi opportunita’.
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